Coima Sgr, società che ha dato vita al progetto di riqualificazione urbana di Porta Nuova a Milano, vuole esportarne il modello in altre città italiane, a partire da Roma.
Queste le intenzioni di Coima, il cui CEO Manfredi Catella ha incontrato proprio nella Capitale le Casse previdenziali – tra cui Cassa Forense e Assofondopensioni – per le riqualificazioni urbane. Come riportato dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore, incontrando la stampa Catella ha spiegato che l’idea è di “coagulare una committenza di investitori italiani verso un percorso su piattaforme dedicate per selezionare gli investimenti di questo tipo” e che “gli interlocutori principali possono essere le Casse previdenziali, le quali hanno una potenzialità di investimento complessiva che può arrivare fino a 100 miliardi”.
Catella ha quindi aggiunto che “la prospettiva che questi soggetti possano essere gli azionisti di lungo periodo di investimenti con rendimenti simili a quello garantito da Porta Nuova costituirebbe un traguardo importante sia per le Casse, che per lo sviluppo urbano e infrastrutturale del Paese. In questo contesto soggetti come la Cdp possono fare da volano e da coordinatore su progetti mirati”.
CRITERI DI INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’
Il CEO di Coima ha poi spiegato che “il Progetto Porta Nuova è caratterizzato da una forte innovazione e da criteri di sostenibilità”. Sottolineando che “si tratta di un’iniziativa di successo misurabile e per questo motivo costituisce un benchmark e un modello replicabile. Coinvolgere investitori esteri su Milano è stato relativamente semplice, farlo su altre città italiane è più complesso perché pesa la percezione del rischio Paese all’estero”.
Catella sostiene che la riqualificazione delle città, la loro capacità di attirare investitori e turisti dall’estero sta diventando la nuova formula di competizione tra i Paesi e un importante driver di crescita. Secondo il CEO di Coima, è necessario individuare piani di riqualificazione che siano “simboli culturali”.