È pronto a tornare Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e l’Arredobagno, dal prossimo 27 settembre al 1° ottobre a BolognaFiere, per un’edizione che registra già quasi il tutto esaurito. Saranno 600 gli espositori in arrivo da 25 Paesi che con 500 stand occuperanno i 15 padiglioni del quartiere fieristico bolognese. Il 41% degli espositori proverrà dall’estero, in particolare dalla Spagna (132, più di quanti fossero presenti nell’edizione 2019 che totalizzò 889 espositori e oltre 112mila visitatori, ricorda Il Sole 24 Ore), seguita da Turchia, Polonia e India. Sono 160 le aziende che hanno prenotato spazi dalle massime metrature, tra i 200 e i 400 metri quadrati.
Espositori e visitatori troveranno una città e le sue strutture di trasporto, fieristiche e della recettività pronte a riceverle nel segno della massima sicurezza sanitaria e dell’ospitalità classica che da sempre contraddistingue la città di Bologna e l’Emilia Romagna, è quanto emerge dal Manifesto“Bologna together with Cersaie”, per la partecipazione in sicurezza alla Fiera Internazionale, presentato nei giorni scorsi dalla manifestazione: “La nostra struttura è in grado di accogliere 50mila visitatori al giorno, garantendo i massimi standard di sicurezza, di distanziamento e di servizi”, sottolinea Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere.
Contestualmente è stata ufficializzata la lettera che tutte le istituzioni, associazioni e realtà economiche partecipanti all’evento hanno scritto al Presidente del Consiglio Mario Draghi per invitarlo a Cersaie e la Lectio Magistralis del Pritzker Shigeru Ban, che si terrà venerdì 1° ottobre alle ore 11.00 presso il Palazzo dei Congressi.
“L’evento rappresenta il rinascimento post Covid, la prima grande fiera globale in presenza dopo oltre un anno di stop delle manifestazioni nel Paese, ma anche una sfida più impegnativa degli anni scorsi – afferma Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramica, che attraverso la controllata Edi.Cer e con BolognaFiere organizza il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno, che si prepara a festeggiare la 38esima edizione dopo lo stop del 2020 –. La presenza da questa edizione del Contract Hall al Padiglione 18 apre nuove opportunità verso il mondo del real estate, un comparto nel quale la ceramica e l’arredobagno italiano vogliono e possono essere protagonisti assoluti su scala internazionale”.
L’industria italiana della ceramica conta 271 imprese per circa 27mila addetti e un fatturato di 6,2 miliardi di euro, con il distretto simbolo di Sassuolo che accentra i quattro quinti della produzione nazionale di piastrelle e vanta un export che supera l’85% dei volumi.