Alla fine, le nozze professionali tra Cassina e Patricia Urquiola sono l’esito naturale di una corrispondenza d’amorosi sensi che trae linfa dalle rispettive identità. La prima art director esterna nella storia del brand di Meda ha debuttato all’ Imm di Colonia dando a Cassina una nuova immagine attraverso uno stand che trae ispirazione dal Rietveld Pavilion di Arnhem (Olanda), e con un discorso programmatico carico di intensità, durante il quale la designer delle Asturie ha citato tutti i link che la uniscono a Cassina, da Vico Magistretti a Piero Lissoni, dal culto dei Maestri del design ai valori della sostenibilità, allargandosi fino a citazioni cinematografiche che hanno richiamato l’Antonioni de La Notte e il Wim Wenders di Paris Texas. Si sono inseguiti e sfiorati, corteggiati a lungo, i due partner che da settembre hanno deciso di contrarre un matrimonio parzialmente allargato, poiché Urquiola manterrà alcune collaborazioni già avviate con altri brand del settore, in ambiti diversi da quelli in cui opera Cassina, fatta eccezione per quella ormai radicata con Moroso nell’imbottito.
Inoltre, pur essendo stata cooptata per Cassina, qualche impronta dell’Urquiola la potremo osservare in progetti legati agli altri brand del gruppo poiché, come ha dichiarato il ceo di Cassina, Gianluca Armento, a margine della presentazione, Patricia possiede il talento e la capacità di trasformare le informazioni raccolte in stimoli creativi. La collaborazione non ha una scadenza prefissata.
“Il rapporto sarà pluriennale, abbiamo scelto lei perché pensiamo sia la persona giusta per cambiare e rimodulare la direzione stilistica che Cassina dovrà prendere. Puntiamo a interventi strutturali” spiega Armento a Pambianco Design. Tra i primi progetti realizzati da Urquiola come art director Cassina spicca il “rinascimento” dello showroom di Midtown New York, riaperto lo scorso dicembre e concepito come un ambiente living. C’è molta attesa per le novità che saranno presentate all’evento più importante dell’anno, il Salone di Milano. “Promettiamo innovazione a partire dall’imbottito, perché siamo soprattutto un’azienda di imbottiti” conclude Armento.