Cappellini mette il turbo e si appresta a chiudere l’anno in aumento a due cifre, +35% rispetto al 2015. “Siamo molto contenti. La crescita è legata soprattutto all’acquisizione di alcune importanti commesse nell’ambito contract, che oggi rappresenta il 70% del nostro business globale” spiega a Pambianco Design il fondatore e art director Giulio Cappellini.
Le dinamiche favorevoli delle forniture legate agli headquarter e alla rete retail delle società di information technology e del fashion, con cui opera Cappellini, spiegano solo in parte l’andamento positivo del brand appartenente al gruppo statunitense Haworth che, per scelta aziendale, non comunica i fatturati delle specifiche divisioni. Proprio la sinergia progettuale e distributiva negli Usa con Haworth, realtà specializzata nei sistemi di arredamento per ufficio, è una delle ragioni per cui la crescita di fatturato negli States viaggia al ritmo del 20% annuo. Il rinnovamento stilistico affrontato dalla casa madre, stimolato dalle idee di Patricia Urquiola (che ha incrementato il suo impegno nel gruppo come art director del brand Cassina), hanno reso i prodotti a marchio Cappellini come dei naturali complementi delle soluzioni Haworth, dando ulteriore impulso alle vendite. “Il 2016 sarà il secondo anno consecutivo caratterizzato da una crescita a doppia cifra. Alla fine del triennio 2015-17 avremo sostanzialmente raddoppiato il fatturato” precisa il brand director di Cappellini, Massimo Agostini.
È dunque giunto il tempo di fissare gli obiettivi per il successivo triennio 2018-20, durante il quale Cappellini punterà a rafforzare la propria politica di brand non confinato al mondo arredo. “Vogliamo diventare un marchio lifestyle – afferma Giulio Cappellini – e il primo progetto che si concretizzerà in tal senso è la creazione dei Cappellini Caffè, con due aperture previste entro giugno 2017 a Ho Chi Minh (Vietnam) e Dubai. Si tratta di un food concept con spirito italiano e basato su prodotti di semplice preparazione, replicabili in altre location, dove il valore aggiunto sarà rappresentato dalla possibilità di acquistare piatti, bicchieri, tazze e molte altre creazioni con il nostro design”.
Per quanto riguarda il contract, l’azienda intende potenziare il business non limitandosi alla fornitura di arredi, ma proponendosi come gestore di progetti legati all’ambito culturale (musei) e alla fascia alta dell’horeca, per distinguersi dalla concorrenza e poter diventare un partner in grado di creare un ambiente in stile Cappellini. Un altro ambito nel quale si è inserita è quello aeroportuale, con le consegne effettuate per le aree lounge degli scali di Bruxelles e Singapore.
Per quanto riguarda i canali di vendita, le attenzioni verso il B2B sono rafforzate dalla partnership sinergica con Haworth, che determinerà nel 2017 l’opening di quattro shop in shop in Europa a Zurigo, Barcellona, Bruxelles e a Londra con uno spazio brandizzato. Contemporaneamente, per accompagnare la crescita del contract, il nuovo anno vedrà l’apertura del terzo Cappellini Point, inteso come luogo di incontro e di progettazione con gli architetti: dopo Milano e Tokyo sarà la volta di Londra, con l’auspicio di sbarcare quanto prima anche a Singapore.
Cappellini è infine pronto per la sfida dell’e-commerce. Dopo aver portato le sue creazioni su portali esterni d’impronta fashion, tra cui Luisa Via Roma e Yoox, l’azienda sta valutando una gestione diretta delle vendite online focalizzate su prodotti small size e sull’oggettistica a proprio marchio.