La startup proptech Casavo, attraverso una piattaforma tecnologica realizzata da Realisti.co, opera nel settore immobiliare come instant buyer: presenta offerte dirette per l’acquisto di immobili e, dopo la ristrutturazione, trova gli acquirenti finali.
Espansione e consolidamento nei mercati target, valorizzazione delle risorse umane, investimenti in marketing e sviluppo tecnologico, consolidamento dei volumi: questi gli obiettivi di Casavo, startup proptech di instant buying fondata nel 2017 da Giorgio Tinacci che, ad oggi, ha effettuato più di 1.100 transazioni immobiliari per un valore di oltre 300 milioni di euro, potendo contare su un team di 200 persone. La società, che ha chiuso il 2020 con una crescita a tripla cifra e ha registrato un incremento esponenziale soprattutto negli ultimi due anni, ha appena concluso un nuovo round di finanziamento da 200 milioni di euro (50 milioni di equity e 150 milioni di linea di credito da parte di Goldman Sachs) per un totale di 385 milioni dal 2017 ad oggi tra equity e debito. La recente raccolta di capitale di Serie C ha visto coinvolti Greenoaks Capital, Project A Ventures, 360 Capital, Picus Capital, P101, Bonsai Partners ed Exor Seeds, che ha guidato il round, al suo primo investimento in una startup italiana. Exor Seeds è l’attività di investimenti early-stage con cui Exor, la holding controllata dalla famiglia Agnelli, supporta le aziende emergenti.
“Ci siamo ispirati ai pioneri statunitensi di questo modello di business, società quotate e consolidate in questa nicchia di mercato”, spiega Victor Ranieri, country manager Italia di Casavo. “In qualità di proptech, offriamo servizi con un forte elemento tecnologico volti ad accelerare la digitalizzazione del mercato immobiliare. Nello specifico, facciamo leva sulla tecnologia per valutare in modo accelerato gli immobili che ci vengono sottoposti, sui quali poi presentiamo un’offerta. Siamo a tutti gli effetti un acquirente diretto, non svolgiamo ruolo di intemerdiari”.
“Come partner tecnologici di Casavo – aggiunge Edoardo Ribichesu, co-founder di Realisti.co, società acquisita dall’instant buyer lo scorso settembre – forniamo al professionista immobiliare un prodotto che gli permette di creare in totale autonomia una visita virtuale dell’immobile, al fine di promuovere nel modo più efficiente possibile ogni incarico di vendita. La mole di dati processata dall’algoritmo della piattaforma digitale è enorme, va catturata nel cloud ed elaborata per renderla disponibile all’utente finale in modo semplice. Al momento abbiamo oltre 140mila immobili mappati con la nostra tecnologia tra Italia e Spagna”.
Casavo è, infatti, presente in Italia (Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna, Verona) e a Madrid in Spagna. “Abbiamo scelto questi due Paesi – prosegue Ranieri – per il tipo di mercato che risente di lunghi tempi di vendita nel residenziale. In questo contesto, il nostro modello di business è risolutivo, con tempi accelerati di acquisto degli immobili (rogito entro 40 giorni) e trasparenza in termini di dati e valutazione degli immobili. Inoltre, collaboriamo con tutta la filiera immobiliare tradizionale, dall’edilizia alle agenzie. Il nostro è un modello inclusivo che ad oggi convolge oltre 250 aziende in outsourcing”.
L’attività di Casavo, fortemente improntata sull’approccio tecnologico, non ha risentito particolarmente della pandemia, una volta superato il primo lockdown i volumi hanno registrato una forte ripresa nella seconda parte del 2020. “Tante persone, proprio a seguito del lockdown, hanno deciso di cambiare casa – spiega Ranieri -, sono diventate più informate ed esigenti, alla ricerca di immobili ristrutturati e in linea con standard di comfort specifici, come la presenza di spazi esterni. Il mercato immobiliare, poi, ha dimostrato la sua solidità e resilienza mantenendo stabili i prezzi delle abitazioni nelle grandi città”.
Anche per Realisti.co, offrendo prodotti digitali, la pandemia è stata un’ulteriore spinta al business: “Il post Covid ha spinto verso l’evoluzione digitale anche alcuni operatori del real estate che fino a quel momento si erano dimostrati restii – afferma Ribichesu -. Le nostre visite virtuali hanno registrato un boom perché in grado di offrire sicurezza a chi cercava casa o a chi in quel momento aveva già in essere un incarico di vendita. Se durante il lockdown il virtuale era un’esigenza stringente, successivamente la comodità di questi strumenti ha fatto sì che permanessero in uso”.
L’intervento di riqualificazione immobiliare di Casavo, oltre ad avere l’obiettivo di reimmettere sul mercato un prodotto appetibile per il consumatore di oggi, svolge anche un importante ruolo nell’ambito della rigenerazione urbana, intervenendo esclusivamente su immobili già esistenti. “Siamo l’unico operatore professionale – spiega Ranieri – che in modo industriale contribuisce alla rigenerazione urbana casa per casa. Svolgiamo un duplice ruolo: finanziario portando capitali e imprenditoriale portando competenze”.
I venditori che si rivolgono a Casavo sono di tipologie differenti in quanto, come afferma Ranieri “siamo adatti a tutti e garantiamo offerte molto competitive”, ma hanno in comune il desiderio di concludere rapidamente ed evitare numerosi sopralluoghi in casa; sul fronte acquirenti, il target di riferimento che si delinea vede preponderante una fascia di età medio-giovane. “I prodotti che rimettiamo sul mercato dopo il nostro intervento rispondono alle esigenze socio-economiche contemporanee: ristrutturati a nuovo e con tagli che variano dal bilocale al quadrilocale”.
di Paola Cassola