L’azienda di luci fondata a Pregnana Milanese da Ernesto Gismondi (scomparso l’ultimo giorno del 2020 a 89 anni) e ora condotta da Carlotta De Bevilacqua in veste di presidente e Ceo ha scelto la Design Week milanese di settembre per presentare una serie molto articolata di nuovi prodotti, dall’outdoor alle ‘task lamps’, firmati da progettisti come BIG, Mario Cucinella, Foster+Partners, Herzog & de Meuron, Alexander Bellman, Davide Oppizzi, ma anche dallo chef Davide Oldani (una lampada portatile dal nome eloquente di Bontà).
Ma le novità non si fermano qui: c’è il nuovo Exhibition Centre nella sede di Pregnana progettato da MC A Mario Cucinella Architects, un’area espositiva che accoglie buyer e ospiti in un ambiente fluido e neutro.
Oltre a queste novità di produzione, Artemide ha comunicato dati economici in crescita, a partire dai quali affronterà con una spinta particolare l’ultimo periodo dell’anno.
I numeri, su tutti i fronti – compreso l’e-commerce, sono più che incoraggianti, considerando che nei primi sei mesi del 2021 il Gruppo ha registrato ricavi per 58,8 milioni di euro, con un incremento pari al 43,8% rispetto allo stesso periodo del 2020. “L’incremento delle vendite sul mercato italiano – scende nel dettaglio il Cfo di Artemide, Carlo Maconi – ha raggiunto il 63,3%, una crescita confermata anche dal confronto con il 2019, rispetto a cui l’incremento complessivo è stato del 10,6% (e del 17,2% relativamente al mercato italiano)”.
Il valore del portafoglio ordini a fine agosto si è mantenuto su livelli molto elevati: +39% e + 72% rispetto al corrispondente periodo del 2020 e del 2019. Per Maconi è una conferma che il mercato premia la competenza: “Lo sviluppo delle vendite è trainato da prodotti con alto livello di innovazione – afferma – come i sistemi nati in partnership con i grandi architetti, ad esempio Alphabet of Light di Big, che si sta sempre più affermando. Anche le lampade iconiche non perdono attrattiva. L’azienda ha scelto di investire sull’innovazione sostenibile, con particolare focus sullo sviluppo di Integralis, una tecnologia che ha lo scopo di sanificare gli spazi e che si integra perfettamente nei prodotti delle collezioni Artemide, assecondando ritmi e bisogni di chi utilizza la luce”.
Nel primo semestre del 2021 è stato significativo l’aumento della redditività (con l’Ebitda margin al 20%) e della generazione di cassa: elementi che, sommati, hanno portano un miglioramento della posizione finanziaria di Artemide. Le esportazioni si confermano in linea con l’andamento complessivo, come indica lo stesso Maconi: “La crescita dei mercati europei è stata sostenuta dalla performance dell’area DACH (rispetto al 2019 la Germania, primo mercato export, ha segnato un +18,6% e la Svizzera un +35,5%). I Paesi Nordici sono arrivati addirittura al + 61,6%”. Finalmente anche l’e-commerce ricopre una cifra significativa rispetto alle vendite del Gruppo: +18,8% con volumi più che raddoppiati (+125%) rispetto al 2019, e +57% rispetto al 2020. Un dato rilevante, innescato anche dal periodo della pandemia, che ha impresso un’accelerazione agli acquisti via digitale.