Il settore dell’arredamento tira un sospiro di sollievo. Il Governo ha infatti confermato il bonus mobili nel perimetro della nuova legge di Bilancio. La proroga alla misura che dal 2013 al 2016 ha mosso una spesa pari a oltre 4,5 miliardi di euro, secondo le stime di FederlegnoArredo, avrà validità fino alla fine del 2018.
Il rinnovo del bonus mobili arriva dopo che, nelle prime bozze della manovra, la misura era stata tagliata. Sarà ancora possibile, dunque, per chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia a partire dal primo gennaio del 2017 agganciare al rinnovamento della propria abitazione anche la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in classe non inferiore alla A+. Le spese per l’arredo dovranno essere sostenute nel 2018 e avranno un tetto massimo di 10mila euro. La sostanza, allora, è che viene confermato in blocco l’assetto attuale. Quindi, come avviene già adesso, lo sconto andrà diviso in dieci rate annuali.
Per il 2018, inoltre, resta intatta la detrazione per le ristrutturazioni al 50%, così come procedono sulla loro strada anche il sisma-bonus fino all’85% e l’eco-bonus per gli interventi strutturali, come il cappotto termico, fino al 75%: per questi ultimi due sconti già la vecchia legge di Bilancio aveva previsto una stabilizzazione fino al 31 dicembre 2021, che non viene rivista.
Qualche ritocco però sarà applicato all’ecobonus al 65 per cento. La detrazione, infatti, sarà ancora attiva il prossimo anno, ma con l’esclusione di alcuni investimenti, che ricadranno nel perimetro del 50%: infissi, schermature solari, caldaie a condensazione e a biomasse. Mentre ci sarà un esordio assoluto nella famiglia delle detrazioni per la casa: il bonus verde, pensato per la sistemazione di giardini, terrazzi, coperture sia nei condomini che nelle ville. Lo sconto sarà del 36% con un tetto di spesa di 5mila euro per ogni unità immobiliare e la possibilità di recuperare anche costi di progettazione e manutenzione.