
Dopo aver chiuso il 2019 con un fatturato di 24 milioni di euro, Bonaldo non si è fatta scoraggiare dal 2020, un anno che, dato il suo moto altalenante, il managing director Alberto Bonaldo definisce “non per deboli di cuore”. A fine aprile, infatti, l’azienda registrava un calo del 30% ma dal mese di giugno è partita un’inversione di tendenza che ha visto crescere gli ordini fino a raggiungere, ora, un +30% sullo stesso periodo dello scorso anno. “Per fine anno – dichiara l’imprenditore – contiamo di recuperare tutte le perdite accumulate nel primo semestre e di chiudere con valori molto vicini a quelli del 2019. Alla luce degli ordinativi in crescita abbiamo buone prospettive anche per il 2021”.
L’azienda prosegue, dunque, il suo intenso percorso di sviluppo del business investendo nell’internazionalizzazione attraverso una proposta distributiva la cui parola chiave è ‘diversificazione’. “L’export per noi rappresenta il 70% del fatturato, distribuito equamente tra i diversi mercati. Trainante, soprattutto in questo periodo, è il Far East dove si assiste alle maggiori crescite. Il risveglio degli ordinativi è combaciato con la riapertura dei Paesi post lockdown, quindi, è ripartito dall’Asia lo scorso giugno e successivamente ha investito l’Europa”.
La strategia dell’azienda, che è attiva sia sul fronte residenziale sia contract, che si è sviluppato significativamente in particolare nel segmento degli hotel, è di qualificare maggiormente la propria presenza sui mercati attraverso una diversificata politica distributiva: “Abbiamo messo a punto un programma che vede la nascita dei Bonaldo Showroom, ovvero spazi monomarca come quello di Beirut, Shanghai o Valencia (8 nel mondo), dei Bonaldo Space, ovvero corner shop all’interno di multimarca come quelli a Montreal o Tokio (20) e dei Bonaldo Studio, showroom-office dedicati al contract quindi rivolti essenzialmente agli architetti – come il primo a Mosca, 350 metri quadrati vicino al Cremlino – che, insieme ai rivenditori autorizzati, costituiscono i 900 punti vendita Bonaldo nel mondo”.
Dopo le aperture di Meise, a pochi chilometri da Bruxelles, e di Valencia, Bonaldo prevede per i primi mesi del 2021 l’avvio di uno ‘Space’ a Melbourne e in totale di circa otto shop in shop, tutti caratterizzati da una superficie non inferiore ai 200 metri quadrati. Saranno, invece, quattro i nuovi monomarca, due in India e due in Cina.

L’azienda sta, inoltre, attraversando un importante sviluppo digitale avviato con il lancio del nuovo sito web, fruibile in diverse lingue (italiano, inglese, tedesco, spagnolo, russo, cinese) in linea con la strategia #Bonaldokeepon, avviata in fase di lockdown. “La pandemia ci ha insegnato l’importanza di conoscere e utilizzare nuove forme di comunicazione, l’impossibilità di viaggiare ha cambiato in modo drastico le nostre abitudini di vita e professionali – afferma Bonaldo -. In questo periodo abbiamo realizzato centinaia di ‘webinair’ con agenti e forze vendite e la nostra mentalità è cambiata, così come il nostro approccio”. L’impegno digitale, tra sito e social network, è un segno tangibile della volontà dell’azienda di avvicinarsi ai partner commerciali e al pubblico finale, con un dialogo sempre più diretto e mirato a rafforzare ulteriormente la presenza del marchio nei paesi presidiati.
Fiore all’occhiello del sito è il configuratore web: accessibile dalla sezione Menù e da ogni singolo prodotto, permette all’utente, sia esso consumatore finale o progettista, di raffigurare il prodotto in ogni dettaglio, dalla scelta del materiale alla finitura, personalizzandolo in base al proprio gusto o esigenza. Il sito include anche la sezione Store Locator che consente all’utente di individuare il negozio più vicino da raggiungere e la sezione Showroom che dà spazio alle collezioni dell’azienda attraverso visite ‘virtuali’ dello showroom di Padova, per un’experience ancora più coinvolgente e diretta.
Infine, Bonaldo ha realizzato nuovi cataloghi per presentare quattro linee di prodotto rivisitate (tavoli, sedie, complementi, illuminazione) che saranno pronti per l’inizio dell’anno. I cataloghi non racconteranno solo le novità di prodotto ma il concept di ‘Casa Bonaldo‘ “un dialogo tra tutte le nostre linee per far capire qual è il mood che vogliamo trasmettere”, conclude l’imprenditore.
