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Bolaffi debutta nella prima asta dedicata al design

2 Mag 2019 DI REDAZIONE

Bolaffi debutta nella prima asta dedicata al design

Tavolo basso con portariviste di Tarone e Bigliani

Nella suggestiva cornice dell’inedito Spazio Bolaffi in corso Verona 36E a Torino, Aste Bolaffi presenta mercoledì 8 maggio la prima asta interamente dedicata al design. Nel catalogo di oltre 360 lotti spiccano rari arredi del primo Dopoguerra appositamente disegnati per una prestigiosa dimora torinese dagli architetti Giglio Tarone e Sandro Bigliani, come il tavolo basso con portariviste (lotto 126, stima 1.500-2.000 euro) e la libreria del 1950 circa (lotto 127, stima 900-1.200 euro). Degli stessi anni sono un mobile a quattro ante e cassetto del grande designer Paolo Buffa (lotto 37, stima 2.000-2.500 euro), alcuni lavori di Osvaldo Borsani, tra cui il letto in ottone con formelle in fusione di Arnaldo Pomodoro (lotto 84, stima 2.000-2.500 euro), e due poltrone “849” per Cassina di Gianfranco Frattini (lotto 80, stima 1.500-2.000 euro).

Tra i top lot dell’asta si segnalano l’importante tavolo da centro a sei cassetti, prod. FIP del 1929 di Giuseppe Pagano (lotto 10, stima 7.000-9.000 euro), la libreria componibile in legno e ottone degli anni Sessanta di Renato Angeli (lotto 233, stima 3.600-4.500 euro) e il tavolo Delfi in marmo di carrara ideato da Carlo Scarpa e Marcel Breuer per Simon Gavina del 1969 (lotto 237, stima 3.500-5.000 euro).

Nella ricca proposta di illuminazioni sono presenti lavori di Gino Sarfatti, come un set di tre lampade da terra modello 1073 del 1956 (lotto 177, stima 2.500-3.000 euro) e un nutrito gruppo di applique, tra cui modelli 232 per Arteluce disegnati nel 1961 (lotto 171, stima 1.000-1.500 euro), un grande lampadario in vetro di murano disegnato da Gio Ponti, per la prima volta in asta (lotto 46, stima 1.800-2.500 euro), un lampadario serie ‘Soffiati’ per Venini  1930 di Napoleone Martinuzzi (lotto 9, stima 2.000-2.500 euro), oltre a interessanti e rare illuminazioni di Oscar Torlasco.

Arricchiscono il catalogo porcellane di Limoges di Hermès e iconici bauli da viaggio della prima metà del Novecento di Louis Vuitton e Aîné Edmond Goyard.

Lampadario in vetro di murano disegnato da Gio Ponti

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