Una rete retail diffusa ma senza la capacità di distribuire bene nel mondo rende vano ogni tentativo di produrre oggetti di qualità. Questo il messaggio forte al centro dell’intervento di Roberto Gavazzi, CEO di Boffi Group a Palazzo Mezzanotte per il 3° Design Summit di Pambianco – Elle Decor.
“Le tempistiche dei nostri prodotti, cucine e bagni, sono davvero molto lunghe, in casi limite si arriva a 5 anni per passare dal primo contatto con il cliente alla consegna del prodotto finito e personalizzato – spiega l’imprenditore -. Va da sé l’importanza di strutturarsi per essere in grado di tenere stretto a sé il cliente, offrendo un impareggiabile servizio sul punto vendita. Per farlo serve personale ben preparato, che conosca alla perfezione i nostri listini e sappia spiegarli al cliente”.
Dato un servizio di alto livello serve poi strutturare la rete retail e farla crescere. “I monomarca hanno costi fissi molto alti, anche perché solitamente i negozi si collocano in zone centrali di importanti città – afferma Gavazzi – però funzionano meglio dei multimarca nel far conoscere le specificità e l’ampiezza di gamma del brand e del prodotto. Sicuramente si richiedono ingenti investimenti a lungo termine”. “Credo che la parte retail sia preponderante per il successo – conclude il CEO -, vero è però che la produzione abbia sempre un suo fascino”.
Boffi ha acquisito nell’aprile 2015 De Padova con l’obiettivo di offrire uno stile di casa completo. Ne ha rinnovato l’approccio sul mercato trasformandola da “venditore di mobili” a “venditore di progetti”, come ama dire Gavazzi. De Padova ha poi concluso una partnership con MA/U Studio, start-up danese attiva nei sistemi di scaffalature e tavoli per l’alto di gamma di interni ed uffici, che si inquadra nella strategia di sviluppo di un progetto completo di interni di design che si realizza attraverso accordi, acquisizioni ed alleanze coerenti. “Il filone italiano borghese di de Padova si apre così a un design più originale e internazionale – commenta il CEO -. Non vogliamo però esagerare con le integrazioni di brand, le prossime mosse saranno di consolidamento e crescita interna”.