È tutto celato e le pareti sono libere. Nella penthouse progettata da Pitsou Kedem e Avital Shenhav, in cima a una torre di recente costruzione a Tel Aviv, nulla interrompe la vista sullo skyline della città. Il panorama si offre dalle generose vetrate che segnano un perimetro continuamente permeabile.
Sviluppato su 300 metri quadri, si allunga per altri 70 su un grande balcone ed è attraversato longitudinalmente da un’unica “parete intelligente”, attrezzata per custodire tutte le funzionalità della casa: armadi per la cucina e frigoriferi per alimenti, un’area di lavoro o di studio, una TV per l’area salotto della famiglia e una porta che conduce negli spazi privati.
Anche questi progettati per essere inglobati o esclusi dal resto con sistemi di aperture mimetiche. Il gioco di puliti e dinamici rapporti geometrici è richiamato dalle luci architettoniche che sbucano dal soffitto come una composizione ordinata di scatole luminose. Gli arredi scelti partecipano a rimarcare la pulizia e la funzionalità essenziale il cui punto focale di tanta modernità concentra l’attenzione sul volume compatto della cucina Boffi K14 di Norbert Wangen.
Sottolinea con la sua concezione visionaria e innovativa il senso di libertà di un interno da vivere senza obblighi di movimento, conservando e stravolgendo la concezione di accentramento del focolare domestico anche negli ambienti più algidi e privi di pareti.