Bio Energia Fiemme investe sulla valorizzazione degli scarti per riscaldare ad alto risparmio grazie ad una produzione annua di centomila metri cubi sferi di cippato, che rendono autosufficiente, dal punto di vista energetico, l’intera comunità di Cavalese. Al cippato, un combustibile a biomassa ecologica ed economica, vanno aggiunti 10 milioni di chili all’anno di pellet, prodotti sempre dall’azienda che nasce nel 1998 in Val di Fiemme per costruire un’alternativa ai combustibili fossili attraverso il riuso degli scarti della filiera del legno locale.
“L’impianto, uno dei 130 italiani a biomasse – spiega l’ad dell’azienda, Andrea Ventura – chiude il 2022 con un fatturato che stimiamo di 9 milioni di euro, in rialzo del 15% dopo la flessione del periodo Covid. Essendo il riscaldamento un bene primario – spiega ancora – abbiamo risentito solo della chiusura degli alberghi della valle che utilizzano riscaldamento a biomasse, per mancanza di turismo nel periodo della pandemia“. Dal 1999 l’abitato di Cavalese rifiuta la metanizzazione del territorio, promuovendo l’autogoverno e l’autosufficienza energetica. Nel 2016 la Bio Energia Fiemme, stando sempre in tema di transizione ecologica, dà una seconda possibilità anche un altro scarto, la segatura da cui si ricava il FiemmePellet.
Un pellet naturale che riscalda anche il resto della valle. Ma Bio Energia Fiemme, insieme ad altri partner industriali, ha voluto investire ulteriormente sulla valorizzazione degli scarti. E nel 2019 è nata anche Magnifica Essenza, una start up che dallo scarto verde degli abeti – gli aghi – attraverso un processo di distillazione in corrente di vapore nella centrale di teleriscaldamento, estrae un profumatissimo olio essenziale di conifera dalle proprietà benefiche utilizzabile nella cosmetica e nel settore benessere. Un nuovo orizzonte fatto di sostenibilità e di valorizzazione degli scarti naturali del territorio.