Occorre allontanarsi dalle tendenze della moda, altrimenti si rischia un appiattimento dell’offerta. Il salone del mobile è l’evento giusto per presentare anche le sperimentazioni e per raccontare quella che sarà l’azienda del futuro
Durante l’anno Magis partecipa a numerosi eventi dedicati al design: il Salone del Mobile di Milano è l’unico, però, dove non solo presentiamo una panoramica dei prodotti icona del marchio, ma nel quale cerchiamo anche di dare un’anticipazione di quella che sarà l’azienda nel futuro, perché per Magis l’innovazione di prodotto è fondamentale, soprattutto nell’ambito della sperimentazione di nuovi materiali e nuove tecnologie. All’interno del Salone del Mobile, purtroppo, si assiste oggi ad un livellamento nell’offerta di prodotto e di immagine, perché quello che accade è che quando c’è una tendenza di successo, c’è anche una sorta di rincorsa ad adattarsi a questo trend, il che porta ad un appiattimento generale. Non mi piace, comunque, parlare di tendenza, che è una parola che racchiude in sé una certa staticità – una volta nata, infatti, la tendenza è già superata – ma, al contrario, credo sia importante che ogni azienda crei il suo percorso, cercando di differenziarsi dal panorama circostante per essere unica rispetto alle altre proposte. Sembra una cosa ovvia, ma non lo è, ben inteso , che l’innovazione è un valore che va ben oltre all’immagine che si esprime in fiera e coinvolge l’azienda nel suo complesso. È chiaro che molte realtà hanno dei vincoli produttivi o dimensionali che vincolano il cambiamento ma è altrettanto vero che le barriere vanno superate cercando di raggiungere sempre nuovi traguardi. Più in generale, vorrei sottolineare che, nonostante per il settore italiano dell’arredamento gli ultimi anni siano stati molto difficili, il sistema milanese della Design Week continua a funzionare perfettamente perché c’è un’unica visione che fa fronte comune. Sarebbe bello se in Italia si riuscisse a replicare il momento magico della settimana del design di Milano – che porta in città centinaia di migliaia di persone anche in altri settori che rappresentano, insieme all’arredamento, le eccellenze del Made in Italy nel mondo. Ritengo sia molto importante che emerga una concreta volontà di riproporre un sistema unito e vincente come quello della Design Week in altri ambiti, per dare ad altre città una nuova vitalità, confermando in questo modo l’alta qualità del tessuto manifatturiero italiano che, non dimentichiamo, è sempre il secondo in Europa.
Barbara Minetto