Axi il nuovo chandelier firmato da Patrick Jouin per Italamp

Tecnologia e savoir-faire, sperimentazione e un know-how secolare che affonda le sue radici nella tradizione della lavorazione del vetro, quella di Italamp è una storia fatta di passione ed eleganza, riconosciuta in tutto il mondo. Una ricerca continua che ha portato il brand a scegliere negli anni collaboratori di successo per dare soluzioni sempre nuove a chi ama il design. Ultimo, in ordine di tempo, l’ingaggio del designer Patrick Jouin, che ha saputo aggiungere il suo tocco francese a un nuovo progetto di illuminazione. Axi, la prima serie da lui disegnata è una collezione in vetro di Murano, che più che un semplice apparecchio illuminotecnico, appare una scultura luminosa.

Nuove atmosfere in soggiorno con Axi in verticale

Uno chandelier dall’estetica ‘retrofuturista’, composto da una struttura tubolare in vetro borosilicato bianco che contiene una fonte luminosa led, intervallata da elementi in metallo dai quali si estendono braccia su cui sono fissati elementi in vetro artistico colorato, che gravitano intorno all’elemento centrale. Questi elementi hanno una superficie arcuata e texturizzata, che filtra la luce con giochi di trasparenza e rifrazione. Immaginata dal progettista come “una scultura nello spazio e un oggetto funzionale”, Axi riproduce idealmente il moto di rotazione di un satellite intorno a un pianeta, che a sua volta si muove attorno al suo asse.

E ora che, a distanza di anni, il countdown è cominciato, grazie alla missione Artemis 1 che sta sorvolando attorno al nostro romantico satellite, il design di Patrick Jouin mira a sedurre il nostro cuore riportandoci ai quei magici momenti ribattezzati dalla storia come Space Age. Disponibile con gli elementi in tre abbinamenti cromatici (rosa salmone/trasparente/cherry, cielo/grigio/cielo, trasparente/cherry/grigio) è customizzabile con un numero di moduli più elevato, per illuminare e decorare gli spazi di grandi dimensioni. La lampada inoltre può essere disposta sia in orizzontale sia in verticale, per creare nuove orbite spaziali nel segno della creatività.

 



Editoriali di David Pambianco