L’azienda che rappresenta al meglio il made in Italy nel settore illumino-tecnico per quest’ultima edizione di Euroluce è stata protagonista con novità di prodotto che hanno spaziato dai sistemi d’illuminazione decisamente flessibili a lampade d’arredo creative.
Lasciando infatti da parte i servizi interattivi come la tecnologia Geo-Li Fi e l’Artemide App che permette di gestire fino a 500 apparecchi tramite device, Artemide ha presentato sia nello showroom in centro che nello spazio in fiera progettato da Michele De Lucchi, le nuove collezioni nate dalla collaborazione con architetti e designer italiani e internazionali. Atelier Oï, BIG, Sonia Calzoni, Fratelli Campana, Alida Catella e Silvio De Ponte, Pallavi Dean, Elemental di Alejandro Aravena, Hassel, Neri&Hu, Davide Oppizzi, Palomba e Serafini, oltre naturalmente a Carlotta de Bevilacqua ed Ernesto Gismondi sono i progettisti che con il team Artemide hanno sviluppato le nuove proposte di quest’anno.
Sempre lungimirante, innovativa e aperta alla sperimentazione, anche quest’anno l’azienda ha raccolto alcune delle proposte più interessanti nel panorama milanese.
“Ricerca e innovazione sono al centro di tutti i nostri progetti. Nel 2019 abbiamo depositato 8 brevetti di invenzione tutti applicati nelle novità appena presentate ad Euroluce! Per me la scienza è strettamente legata alla tecnica, alla “téchne”, parola che dal greco significa “arte del saper fare” e “passione per la conoscenza”. Essa implica creatività e competenza non solo come tecnologia, ma anche come linguaggio ed espressione di bellezza” racconta Carlotta de Bevilacqua, a Pambianco Design, che quest’anno presenta il sistema Turn Around, che inverte l’approccio al progetto di luce partendo dai principi di sostenibilità, riduzione, leggerezza, intelligenza optoelettronica e libertà applicativa.
Altri esempi sono La Linea firmata da Big, un tubo di luce flessibile con moduli componibili lunghi 5 metri capace di snodarsi liberamente nello spazio e grazie alle sue caratteristiche meccaniche e costruttive di adattarsi ad estremi climatici (da -20°C a +40°C); oppure Irupè dei Campana Brothers liberamente ispirata alla natura e alla sua salvaguardia, è composta da un disco in metallo nel quale si trovano i led che proiettano la luce su un diffusore che riproduce la texture di una foglia. Eleganza e poesia si ritrovano in Arrival di Palomba + Serafini o Vitruvio di Atelier Oï che richiama alla mente il meccanismo di un antico orologio unito alla bellezza del vetro soffiato, mentre Curiosity di Davide Oppizzi è un’ingegnosa soluzione portatile in grado di accogliere anche oggetti differenti. Ultimo ma certo non per importanza, Discovery Space, il progetto di Ernesto Gismondi pensato per gli uffici e presentato quest’anno con le nuove varianti RGBW e TW: una serie di pannelli ultrasottili e trasparenti, installabili in sospensione disponibili come cerchio, quadrato e rettangolo, capaci di variare d’intensità luminosa, temperatura di bianco e di colore. Un’azienda dunque che trova nel suo stesso fondatore il motore più rivoluzionario e che si conferma come portavoce di novità e inventiva.