Riqualificazione, territorio e identità sono stati i temi cardine del dibattito “Il Mercato Centrale, il quartiere e la città”, tenutosi nei giorni scorsi negli spazi del cantiere che ospiteranno il nuovo Mercato Centrale Milano. Un primo momento di dialogo e confronto tra le realtà, le istituzioni e gli imprenditori del territorio, protagonisti della rigenerazione dell’area esterna alla Stazione Centrale, moderato da Bruno Vespa, con l’intervento del sindaco Giuseppe Sala, l’Assessore all’Urbanistica, al Verde e all’Agricoltura Pierfrancesco Maran, l’architetto e urbanista Stefano Boeri, l’amministratore delegato di Grandi Stazioni Retail Alberto Baldan e l’architetto del progetto Mercato Centrale Milano Alberto Torsello.
«L’apertura del Mercato Centrale rappresenta un importante tassello del piano di rigenerazione in corso nell’area della Stazione, fortemente voluto dal Comune, Grandi Stazioni Retail e Ferrovie dello Stato con l’obiettivo di renderla un luogo più accogliente e sicuro per i milanesi e i turisti che visitano la nostra città – ha dichiarato Maran -. Siamo partiti con la riqualificazione delle aiuole di piazza Duca D’Aosta, nei mesi scorsi sono stati aperti i déhor e realizzati nuovi spazi pedonali sul lato di Luigi di Savoia, dove entro l’estate contiamo di aprire una nuova area giochi riservata ai bambini, sono partiti i lavori per il parcheggio sotterraneo. Un lavoro possibile grazie alla sinergia tra risorse e volontà pubbliche e private e al confronto con le associazioni del territorio che continuerà con l’obiettivo comune di dare nuova vita a tutti i Magazzini Raccordati ed estendere la riqualificazione a via Vittor Pisani, che nei prossimi anni diventerà più bella e verde con nuovi alberi».
La nuova struttura, che aprirà ad aprile, sarà parte integrante dell’importante opera di riqualificazione di tutta l’area urbana esterna alla Stazione Centrale che il Comune di Milano sta sviluppando con Grandi Stazione Retail e Ferrovie dello Stato. La struttura, di oltre 4.500 metri quadrati e dislocata su due piani con 200 metri quadrati i déhor esterni, ospiterà oltre 25 botteghe del gusto con la migliore offerta gastronomica del territorio locale, regionale e nazionale. L’investimento previsto è di oltre 7 milioni di euro e impiegherà circa 350 addetti.
«Il mercato urbano è stato sempre sinonimo di scambio, interazione, vitalità sociale – ha affermato Boeri -. Da spazio informale, sotto i portici delle vie di passaggio, fino a diventare una vera e propria emergenza architettonica, spesso in grado di recuperare e riqualificare grandi vuoti urbani: il mercato nelle città contemporanee ha modificato profondamente la propria configurazione fisica, ma ha mantenuto nei secoli un alto valore simbolico nel tessuto urbano e nell’immaginario collettivo.
Nell’ambito del dibattito è intervenuto anche Alessio Bertallot, dj, musicista e conduttore radiofonico a cui il Mercato ha già affidato la direzione artistica di Radio Mercato Centrale nel 2016. Bertallot ha raccontato il progetto culturale MI-SIDE, prodotto da Mercato Centrale per la città di Milano. MI-SIDE è l’indagine di Alessio Bertallot che porta alla scoperta di una città inclusiva, incubatrice di innovazione e linguaggi fuori dagli schemi mainstream per una produzione di sei video di autore. Il progetto costituirà anche la campagna di comunicazione di lancio di Mercato Centrale a conferma della sua natura come luogo di incontro tra cibo e cultura. Ad offrire un’anticipazione del progetto è stato il pianista Cesare Picco con un’inedita performance musicale live.
Tutte le evoluzioni del progetto, i video realizzati e gli artisti coinvolti saranno presenti sulla pagina dedicata www.mi-side.it e sui canali Youtube e Instagram del progetto.
Nel contesto della riflessione sul futuro dei mercati coperti milanesi si è svolta nei giorni scorsi al MoLo, il mercato coperto di Lorenteggio, un incontro pubblico organizzato dall’associazione culturale Dynamoscopio, con l’assessore al Commercio del Comune, Cristina Tajani. Un’occasione per fare il punto sulle oltre 20 strutture presenti nei quartieri della città e che per anni hanno rappresentato non solo un punto di riferimento per il commercio cittadino, ma anche un luogo di aggregazione e valorizzazione dei quartieri stessi. “I mercati coperti – ha dichiarato Luca Francesco Garibaldo di Dynamoscopio – sono un grande valore per i quartieri in cui sono inseriti – Qui a Lorenteggio nel 2012 il mercato doveva essere dismesso, ma poi sono state raccolte le firme per salvarlo. Ci davano dei pazzi e invece oggi, a quasi 8 anni di distanza, il MoLo è tornato a essere un luogo vivo e frequentato dagli abitanti di Lorenteggio”.