Amazon ha annunciato l’apertura di due nuovi centri in Italia, uno di distribuzione a Novara, nel comune di Agognate, e uno di smistamento a Spilamberto, in provincia di Modena, che saranno operativi a partire dal prossimo autunno. Il lancio dei siti comporterà un investimento di oltre 230 milioni di euro, che si aggiungeranno ai 5,8 miliardi di euro già investititi dal colosso dell’e-commerce nel Paese negli ultimi dieci anni, e la creazione di 1.100 posti di lavoro a tempo indeterminato entro il 2023, che si andranno ad aggiungere agli 8.500 già creati dall’azienda sul suolo italiano.
Espandendo la rete logistica, Amazon mira a far fronte alla domanda crescente di ordini da parte dei clienti, ampliare l’offerta di prodotti e supportare le piccole e medie imprese che si avvalgono del suo servizio per le attività di magazzino e consegna. E lo fa con un occhio di riguardo per la sostenibilità.
Le strutture, realizzate da Vailog, società del Gruppo Segro, saranno infatti alimentate attraverso pannelli solari e sistemi ad alto risparmio energetico in linea con il Climate Pledge, l’impegno co-fondato e firmato nel 2019 da Amazon e Global Optimism con la finalità di conseguire zero emissioni di CO2 entro il 2040, ossia in anticipo di dieci anni rispetto agli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi. Gli immobili avranno la certificazione BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) con la valutazione ‘Very Good’, a riprova del loro ridotto impatto ambientale.
Anche la mobilità avrà un’impronta di sostenibilità in quanto i parcheggi saranno dotati di colonnine di ricarica per le auto elettriche e verrà incentivato il sistema di trasporto tramite biciclette con la realizzazione di nuove piste ciclabili per incrementare i percorsi cittadini.
Per tutelare l’equilibrio e la biodiversità dei territori che ospiteranno i due centri, inoltre, saranno realizzate aree verdi e spazi alberati. Nello specifico, a Spilamberto, che rappresenta il secondo sito di questa tipologia aperto da Amazon in Emilia Romagna dopo quello di Castel San Giovanni, e il terzo a livello nazionale, è stato sviluppato un progetto paesaggistico per preservare le aree limitrofe al Rio Secco che prevede la piantumazione di essenze autoctone. A Novara, invece, la progettazione del verde ha l’obiettivo di riqualificare un tratto delle sponde del canale Cavour con un’attenzione particolare alla flora e alla fauna.
Il centro piemontese sarà, poi, dotato della tecnologia Amazon Robotics, che consentirà di supportare il lavoro svolto dagli operatori di magazzino e di ridurre i tempi di percorrenza portando gli scaffali direttamente alla loro postazione.
Due buoni propositi per il 2021, dunque, che seguono l’inaugurazione nel 2020 dei centri di distribuzione a Castelguglielmo/San Bellino, in provincia di Rovigo, e Colleferro, in provincia di Roma, e l’apertura di vari centri e depositi di smistamento in tutta la Penisola nel corso dei due anni precedenti. Per servire i clienti Amazon Prime Now, l’azienda dispone poi di due centri di distribuzione urbani a Milano e Roma. Oltre agli investimenti effettuati nella rete logistica, nel 2013 Amazon ha inaugurato il Customer Service di Cagliari e gli uffici corporate di Milano che, nel 2017, sono stati trasferiti in un edificio di 17.500 metri quadri nel quartiere di Porta Nuova. La multinazionale Usa ha, inoltre, aperto a Torino un centro di sviluppo per la ricerca sul riconoscimento vocale e la comprensione del linguaggio naturale che supporterà la tecnologia utilizzata per l’assistente vocale Alexa.