Ad aprile, tra Perugia ed Assisi, si svolgerà la prima edizione di Seed, una settimana di incontri multidisciplinari con un focus sulla cultura del progetto e sul suo futuro sostenibile tra spiritualità e natura. L’obiettivo del festival, organizzato dalla Fondazione Guglielmo Giordano e promosso dall’Istituto Nazionale di Architettura e dalla Fondazione Umbra per l’Architettura, è quello di incentivare un dialogo tra le diverse e più ampie dimensioni con cui si interfaccia oggi la scienza architettonica, dalla filosofia alla fisica.
Ogni evento in programma si concentrerà sul rapporto che da sempre vede protagonisti l’essere umano e la natura, invitando gli ospiti a riflettere e cooperare per uno sviluppo del design e della progettualità sempre più vicino all’ambiente. Come sottolinea Andrea Margaritelli, Presidente dell’Istituto Nazionale di Architettura, “il tema centrale di Seed 2023 sarà quello della rigenerazione umana, visione che mira a riconciliare l’uomo con il cielo e la terra: con la sua dimensione spirituale e con le altre forze della natura”.
L’Umbria, soprannominata cuore verde dell’Italia, sarà lo scenario in cui avrà luogo questo intenso scambio culturale. L’evento avrà inizio a Perugia il 24 aprile, dove alcune delle personalità più influenti nel mondo dell’architettura, del design e dell’urbanistica, apriranno il dibattito sulla relazione tra la progettazione del territorio e la transizione ecologica. Tra gli italiani, a dare il proprio contributo ci saranno Benedetta Tagliabue, Michele de Lucchi, Mario Cucinella e molti altri. Non mancheranno, inoltre, ospiti internazionali come Kjetil Trædal Thorsen, co-fondatrice di Snøhetta, o lo studio di architettura di Rotterdam Mvrdv.
La manifestazione proseguirà nei giorni a seguire ad Assisi, portando la discussione sul tema del sacro in architettura. “Nell’ambito della settimana di Seed – osserva Claudio Minciotti, Direttore della Fondazione Umbra per l’Architettura – SpazioSacro offrirà al pubblico, nei nuovissimi spazi del Sacro Convento di Assisi, una rassegna internazionale di Architettura sacra che porrà il focus sull’Architettura costruita negli ultimi venticinque anni nel bacino del Mediterraneo grazie alle voci e alle opere di trenta progettisti di fama internazionale. Sarà soprattutto l’occasione per esplorare il sentimento del sacro nella cultura del progetto all’alba del terzo Millennio”.