Prende forma il nuovo polo chirurgico e delle urgenze dell’ospedale San Raffaele di Milano. Il progetto, firmato da Mario Cucinella Architects, vede un nuovo edificio con due piani interrati e otto fuori terra composto da due elementi complementari. La piastra tecnica ospiterà le funzioni ospedaliere più importanti, come il blocco chirurgico con 20 sale operatorie (di cui 2 ibride, dove il chirurgo sarà supportato dalle più moderne tecnologie della robotica e degli strumenti diagnostici), la terapia intensiva e il pronto soccorso e la torre, all’interno della quale trovano posto i reparti di degenza con 283 letti, gli studi medici e gli ambulatori.
Il nuovo polo, il cui investimento previsto al momento della posa della prima pietra era di 60 milioni di euro finanziati interamente dal Gruppo San Donato, è stato realizzato con materiali sostenibili e sfrutta al massimo la luce naturale per l’illuminazione dei collegamenti sotterranei con il resto dell’ospedale.
L’edificio, soprannominato “Iceberg” per la forma che ricorda una montagna di ghiaccio, supera lo schema delle piazze orizzontali per elevarsi in altezza con l’obiettivo di soddisfare le esigenze funzionali e l’estetica del bello. Sparisce il concetto tradizionale di facciata con finestre tutte uguali in favore di una serie di lamelle in ceramica pensate per difendere l’edificio dall’irraggiamento solare e per garantirne una migliore efficienza energetica. Le lamelle, infatti, appaiono in misura maggiore nella facciata Sud rispetto a quella Nord.
L’idea dello Studio Cucinella è stata di contribuire anche al benessere psicologico dei pazienti.