Ai confini del quartiere residenziale Portello, a Milano, We Are Urban, organizzazione noprofit specializzata nella riqualificazione della città, ha lavorato per ripulire un muro fonoassorbente da tempo in pessime condizioni. L’intervento di recupero è stato richiesto dal Vicepresidente e Assessore al Verde del Municipio 8, Fabio Galesi, e ha visto la cooperazione di volontari e cittadini. Un progetto, quello del ‘Bosco Invisibile’, che nasce dall’esigenza, essenzialmente estetica, di eliminare graffiti e scritte vandaliche dalla struttura, ma che si è sviluppato in una vera iniziativa green. Grazie all’utilizzo della vernice Airlite, il muro di 180 metri è, infatti, adesso in grado di assorbire lo smog e migliorare la qualità dell’aria, diventando in questo modo non solo una barriera per l’inquinamento acustico ma anche per quello ambientale. “Il bene comune dell’aria – come affermato da Andrea Amato, Presidente di We Are Urban – è sempre di più una preziosa risorsa vitale che dovremmo sempre più considerare al centro degli attuali e preoccupanti dati che sappiamo sulle condizioni dell’aria e sulla sostenibilità ambientale”.
Il risultato finale, reso possibile dal proficuo incontro tra impegno pubblico e privato, è visivamente piacevole e allo stesso tempo funzionale per la città e per chi la abita. Il nuovo ‘bosco’ di Milano è stato realizzato in collaborazione con Noroo, studio di progettazione per la valorizzazione territoriale, e dall’imprenditore Cristian Trio, il quale con il suo bran di flipping immobiliare Dyanema ha aiutato nel ridare forma e dignità a una struttura abbandonata. Come ha dichiarato lo stesso Trio, “ritengo che questo tipo di sinergie tra pubblico e privato, con la supervisione attenta ed il supporto di associazioni come WAU! e la loro pluriennale esperienza, siano quello che serve alla città affinché il bene comune sia realmente mantenuto e goduto da tutti”.