Si è spenta mercoledì 9 settembre a Milano all’età di 96 anni Cini Boeri, architetto, designer e protagonista della creatività italiana dalla seconda parte del secolo scorso. Madre di Sandro (giornalista), Stefano (architetto) e Tito (economista), Cini Boeri era stata sposata con il neurologo Renato Boeri da cui si era separata negli anni Sessanta.
Laureata (in architettura) nel 1951 al Politecnico di Milano (dove insegnerà dal 1981 al 1983 Progettazione architettonica e Disegno industriale) Cini Boeri, dopo una lunga collaborazione con Marco Zanuso, decide di dedicarsi all’architettura civile e al disegno industriale. Progettando in Italia e all’estero case unifamiliari, ville (dalla casa per vacanze sull’isola della Maddalena, in Sardegna, a quella nel Bosco di Osmate, in provincia di Varese), appartamenti, allestimenti museali, uffici, negozi, dedicando grande attenzione allo studio della funzionalità dello spazio e ai rapporti psicologici tra l’uomo e l’ambiente.
Staffetta partigiana durante la Resistenza, nella sua carriera aveva collaborato con grandi maestri del design, come Gio Ponti, e creato prodotti che hanno lasciato il segno nella storia della produzione del design, dalla poltrona Ghost al divano Strips.
Boeri aveva vinto il Compasso d’Oro nel 1979, e dopo aver insegnato al Politecnico, aveva tenuto conferenze e lezioni nelle principali università del mondo. Lo scorso anno era stata insignita dell’Ambrogino d’Oro come riconoscimento del suo grande contributo al design milanese.