Eco-sostenibilità, lusso, qualità di eccellenza: gli obiettivi dei compratori esteri intervenuti a Homi, il Salone degli Stili di Vita, conclusosi lo scorso lunedì, ribadiscono l’importanza di questi elementi, soprattutto nel mercato dei prodotti di fascia alta.
Dal vetro soffiato di Murano alle ceramiche campane, fino agli oggetti più esclusivi, ma sempre fortemente “Italian style”, così, le richieste di buyer esteri venuti da mezzo mondo – dal Sud Africa alla Turchia, dalla vecchia Europa alla Russia – si confermano protagoniste dei desideri e dei gusti che disegnano la casa globalizzata.
Così, se i russi identificano nei bicchieri di cristallo italiano, per liquori o champagne, un simbolo di lusso ed edonismo da sfoggiare con orgoglio, in Sud Africa si guarda oggi con favore alle proposte in grado di coniugare gusto italiano ed eco-sostenibilità. In Turchia, invece diventa interessante e fonte di elegante compiacimento l’accostamento di creazioni di ceramica dell’eccellenza italiana con quelle della tradizione turca.
In un contesto così ampio, si comprende come oggi grandi e piccoli produttori abbiano opportunità analoghe di conquistare i mercati esteri. Per questo, la dimensione online, globale per eccellenza, diventa il modo più rapido per farsi conoscere fuori dal territorio nazionale anche per i piccoli laboratori e per i giovani designer. Ma gli spazi virtuali da soli non bastano.
A Homi è emersa, infatti, da una parte l’importanza dei negozi fisici per incontrare il cliente finale, consigliarlo, fargli vivere la tattilità e la prossemica verso il prodotto come un’esperienza insostituibile, dall’altro come le fiere rappresentino un’occasione preziosa per compratori e distributori internazionali che desiderano conoscere meglio un prodotto scoprendone dal vivo le caratteristiche.
Online e offline della vendita, tradizione e sperimentazione della produzione si incontrano così nella dimensione fieristica, come momento imprescindibile per fare cultura del design globale anche nell’era del web.