Dopo il successo della prima edizione, la kermesse Lake Como Design Fair dedicata al design, a metà strada tra mostra e fiera, allarga il suo sguardo verso l’architettura, riunendo il pubblico di appassionati in un unico evento. Dal 20 al 22 settembre prossimi, all’interno di quel triangolo magico, che raccoglie in pochi sguardi il teatro, il palazzo del Broletto e poco più il là l’ex Casa del Fascio progettata da Giuseppe Terragni, il visitatore sarà guidato alla scoperta del mondo della creazione.
La manifestazione divisa in due sezioni ben distinte, da una parte il design (al teatro) e dall’altra l’architettura (al Broletto) seguirà come filo conduttore il tema del colore.
Al timone dell’iniziativa, che nella scia di altre esperienze soprattutto internazionali si concentra sul design contemporaneo, ci sono Margherita Ratti, professionista impegnata nella gestione e nella comunicazione di progetti tra arte, design architettura in Italia e in Francia e fondatrice della piattaforma ‘it’s Great Design‘, e Andreas Kofler, poliedrico architetto, che affianca alla sua attività professionale, anche l’insegnamento, alla facoltà di architettura di Versailles e l’attività di curatore al Museo svizzero di Architettura a Basilea.
La fiera è stata voluta dall’associazione Wonderlake Como, che ha l’obiettivo di promuovere iniziative culturali, ma anche di conoscenza di luoghi storici del territorio.
Nella suggestiva cornice del Ridotto del Teatro Sociale sarà presentata una selezione di 150 pezzi provenienti da tutta Europa, dove tutto sarà in vendita. La selezione di Margherita Ratti sarà organizzata per colore ed esposta in un allestimento altamente scenografico. “Con un occhio puntato alla storia – racconta Ratti – a quella straordinaria avventura di oltre sessant’anni fa, che a pochi chilometri di distanza, nella straordinaria cornice di villa Olmo, aveva visto come protagonisti i più grandi architetti del tempo a cimentarsi proprio sul tema del colore”. Proprio come allora, la curatrice ha voluto dedicare uno spazio all’arredo outdoor (ovviamente colorato), con la volontà di citare l’esperimento del grande architetto Ico Parisi e la sua casa per le vacanze all’interno della mostra “Colori e Forme della casa d’oggi” (è appena uscito un libro edito da NodoLibri) organizzata nel 1957.
Ma la sfida più grande e affascinate è quella di organizzare una fiera dedicata all’architettura. I progettisti saranno invitati a inviare non solo schizzi, modelli e fotografie, ma anche frammenti, sculture lavori casuali di qualsiasi natura. Una sorta di Wunderkammer dedicata al colore, senza essere necessariamente “colorata” – racconta Koffler – ma che sappia esaltarne la presenza anche attraverso la materia e la luce. Tutte le opere esposte saranno in vendita. Una pubblicazione e una guida, distribuite all’ingresso delle due sezioni della fiera, forniranno tutti i dettagli sui contenuti dell’esposizione. Sono invitati designer indipendenti, gallerie, editori e aziende che potranno inviare, se selezionati, fino a tre prodotti. Per chi volesse candidarsi, l’open call si è appena aperta e si chiuderà il 15 luglio.