Ideato nel 2017 da Giorgio Pace e Nicolas Bellavance-Lecompte, Nomad è giunto quest’anno alla sua quattordicesima edizione. Dopo essere stato a St. Moritz, Monaco, Venezia e Cannes, dal 4 al 7 luglio è approdato per la terza volta a Capri, nel contesto della Certosa di San Giacomo. Ma si pensa già alle prossime edizioni e la tappa successiva, da quanto hanno reso noto gli organizzatori, potrebbero essere gli Stati Uniti.
Nel corso degli anni Nomad si è affermato come una piattaforma globale in continua evoluzione, distinguendosi nel panorama delle fiere d’arte. Ogni edizione presenta progetti inediti, unendo espressione creativa e innovazione per un dialogo privilegiato tra arte, architettura e design. L’edizione appena conclusasi ha visto la presenza di nove gallerie internazionali (Brun Fine Art, Carlocinque Gallery, Galleria Antonio Verolino, Inloco Open Storage, Nilufar, Robilant+Voena, Galleria Rossana Orlandi, Secci e Volumnia) e sei progetti speciali firmati da designer e artisti provenienti da tutto il mondo. Tra questi, un progetto speciale incentrato sulla fotografia di Andy Warhol è stato curato da Martin Brûlé in collaborazione con Hedges Collection al Grand Hotel Quisisana. Un altro momento saliente è stata la collaborazione tra la Galleria Valentina Bonomo di Roma e la sede Ferragamo a Capri: due opere di Julian Opie sono state infatti installate nello store del fashion brand.
“La Certosa di San Giacomo – ha dichiarato a Pambianco Design Giorgio Pace – è un luogo dal fascino straordinario, a pochi minuti dalla celebre Piazzetta, con vista mozzafiato sui Faraglioni. Si tratta del più antico edificio storico dell’isola di Capri. Fu costruito nel 1371 dal conte Giacomo Arcucci, segretario della regina Giovanna I. Per questa terza edizione le gallerie e i progetti speciali partecipanti si sono confrontate con l’architettura trecentesca del monastero, facendo dialogare uno spazio antico con pezzi selezionati di collectible design e arte contemporanea ottenendo un risultato a mio parere notevole”.
“Sin dagli inizi – precisa Pace – il nostro intento è stato quello di realizzare una fiera di design all’interno di palazzi, edifici e dimore storiche architettonicamente interessanti, dove chiunque potesse sentirsi a casa, ogni volta in un contesto diverso. Stiamo discutendo la possibilità di portare la fiera negli Stati Uniti, forse ad Aspen oppure a Palm Beach. Nomad è la fiera itinerante per eccellenza, e l’apertura all’America potrebbe essere il primo passo per un’espansione verso altre parti del mondo, come esempio l’Asia o il Medioriente”.