Il restyling della hall, del ristorante e delle sale riunioni intrapreso dallo storico hotel Melià di via Masaccio a Milano porta la firma dell’architetto spagnolo Alvaro Sans, suo il concept declinato da Vittorio Grassi Architects.
Il progetto si sviluppa attorno ai principi di funzionalità e semplicità con un restauro che si ispira all’essenzialità modernista di Le Corbusier basata sulla soppressione dei muri di ingombro sostituiti da pilastri in nome di una nuova concezione di uno spazio vuoto ma aperto. Ogni area dell’albergo, dunque, è realizzata con elementi che separano gli spazi senza pareti: le aree monouso sono state abolite, lo spazio congressuale è raddoppiato e il verde è doppiamente protagonista sia come soluzione cromatica sia come oasi ecologica grazie a giardini interni intorno ai quali si sviluppano gli ambienti. Il verde, in antitesi con lo stile neutro e minimal dell’arredo, crea una continuità tra gli spazi esterni e quelli interni. “Sono passati più di vent’anni da quando l’hotel è stato progettato – commenta l’architetto Sans -. Era nato come edificio industriale, con grandi spazi che ho cercato di riposizionare. È stata una vera e propria sfida renderli funzionali senza privarli della connotazione originale”.
Il verde per Sans e per lo studio Vittorio Grassi Architects è il colore emblematico di Milano. “Verde è il colore di Milano, da sempre presente nelle sue architetture, sia interne che esterne: i cortili sono trasformati in giardini, i tetti in oasi, i muri sono coperti da una cascata di piante – precisa Alvaro Sans -. Sono convinto che il verde nelle sue tante forme regali alle persone una migliore qualità della vita. Per questo influirà anche sui futuri sviluppi dell’architettura”.
“Lavorando fianco a fianco con l’architetto Sans – afferma Vittorio Grassi, founder di Vittorio Grassi Architects -, abbiamo reso protagonisti degli interni dei materiali di origine naturale in grado di restituire a pieno la propria essenza, come il marmo spagnolo Macael utilizzato per i pavimenti abbinato al legno noce con finitura naturale, affiancati a grandi superfici specchiate, conferendo agli spazi un aspetto al contempo elegante e accogliente“.
Tra gli elementi portanti del progetto anche la luce, valorizzata da alti lucernari e lampadari di cristallo rimasti inalterati durante il restyling, con un richiamo agli interni progettati da Gio Ponti. “Mi sono ispirato al lavoro di Gio Ponti, il grande architetto milanese, visionario e innovatore, padre di un made in Italy capace di arricchire design industriale e artigianato – dichiara Sans -. I suoi disegni di spazi aperti e versatili sono contemporanei anche dopo sessant’anni”.
Dalla lobby lo spazio conduce al Ristorante Mamì, dedicato alla tradizione italiana, dove i clienti sono accolti in un ambiente caratterizzato da luci soffuse e arredi contemporanei, ma che allo stesso tempo rievoca le forme morbide e i materiali del design storico milanese. Adiacente alla hall la caffetteria Elyxr Meliá si presenta come un grande open space con tavoli sia all’interno che all’esterno.