La cordata formata da Coima di Manfredi Catella, Covivio e Prada Holding si è aggiudicata la gara per la riqualificazione dell’ex Scalo di Porta Romana con un’offerta di 180 milioni di euro, accettata da Ferrovie dello Stato Sistemi Urbani (Fssu). Al bando avevano partecipato anche Axa con Borio Mangiarotti; Euromilano con Patrizia Immobilien e Redo; Webuild (ex Salini Impregilo) insieme a Roundhill Capital; il gruppo Greenstone e l’australiana Macquarie con Castello Sgr. Tuttavia, secondo rumours di stampa, tutti tranne la cordata vincitrice si sarebbero ritirati durante l’iter per un irrigidimento del bando e per la clausola che richiedeva ai partecipanti di aver già costituito un fondo immobiliare per accogliere l’area.
All’interno dello scalo, che si sviluppa su una superficie di circa 190mila metri quadrati (oltre alla residua porzione di 26mila metri quadrati delle Ferrovie), Coima svilupperà la componente residenziale libera e agevolata e il Villaggio Olimpico, da convertire successivamente in residenze universitarie e student housing con mille posti letto; Covivio svilupperà funzioni a uso ufficio e servizi; Prada Holding, interessata soprattutto alla qualità del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell’area.
La linea ferroviaria tuttora attiva all’interno dell’area verrà parzialmente interrata, coperta da una collina verde e sovrastata da cavalcavia che uniranno i grandi quartieri a sud-est, già in fase di rinnovamento, all’adiacente centro storico. La barriera finora rappresentata dallo scalo sarà superata tramite percorsi all’interno del parco, che si estenderà per circa 100mila metri quadrati e attorno al quale sorgeranno residenze, uffici, social housing, student housing, servizi, interconnessi a tutta l’area metropolitana tramite le stazioni della ferrovia e della metropolitana.
La riqualificazione dell’ex Scalo di Porta Romana rientra negli interventi previsti dal Governo per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, per le quali il ministero delle Infrastrutture ha appena firmato il decreto che stanzia circa un miliardo e mezzo di euro di finanziamenti. I fondi saranno investiti nella realizzazione delle necessarie “opere stradali e ferroviarie finanziate nella Legge di Bilancio 2020 che consentiranno di migliorare l’accessibilità, i collegamenti e la dotazione infrastrutturale dei territori della Regione Lombardia (473 mln), della Regione Veneto (325 mln), delle Province Autonome di Trento (120 mln) e di Bolzano (82 mln) interessate dall’evento sportivo”.
Nei comuni di Milano, Cortina, Bormio e Livigno, secondo quanto stimato dalla Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi in base a dati sui ricavi delle vendite 2017, disponibili nel 2019, il business dei settori più direttamente coinvolti con le Olimpiadi invernali 2026 sarà di 14 miliardi, di cui 7,7 miliardi nel commercio, 2 miliardi nell’alloggio, 2 miliardi nella ristorazione, un miliardo nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, quasi 600 milioni nell’intrattenimento e 500 milioni nello sport.