Nell’Enciclopedia Alessi il capitolo dedicato alle caffettiere d’autore riunisce i contributi di designer autorevoli quali Richard Sapper, Aldo Rossi, Michael Graves, Piero Lissoni, Wiel Arets, Mario Trimarchi, Alessandro Mendini, Michele De Lucchi.
Nel 2019 è l’architetto inglese David Chipperfield a definire il ridisegno di un classico del quotidiano. Il suo progetto “Moka” può essere letto al contempo come evoluzione degli archetipi industriali e come omaggio reso ad Alfonso Bialetti – nonno di Alberto Alessi – che negli anni 30 del XX secolo è stato l’inventore, il disegnatore e il primo produttore della più popolare caffettiera espresso italiana. L’intervento di David Chipperfield propone l’evoluzione di questo archetipo migliorandone alcuni dettagli e cercando di intensificare l’essenza affettiva del suo rituale.
Per sottolineare il suo volume geometrico “Moka” sviluppa la sua struttura su undici facce, integrando il coperchio piatto nella silhouette. Prodotta in allumino nelle versioni da 1, 3 e 6 tazze, “Moka” si distingue anche nei particolari: l’ampiezza della base favorisce la trasmissione del calore, la posizione laterale del pomolo consente di alzare il coperchio con una sola mano, il manico spostato verso l’esterno evita che possa essere fuso accidentalmente dalla fiamma.