L’invenzione tecnica che lo scorso anno ha portato il designer Frank Rettenbacher a sviluppare, con Zanotta, la sedia June, il cui segreto risolveva egregiamente la flessibilità tra seduta e schienale, ha aperto la strada per il progetto della nuova poltrona Judy.
“E’ stata un’evoluzione naturale trasferire la conoscenza ed esperienza acquisite su una scala più ampia” dice Rettenbacher, continuando così ad elaborare il principio della leggerezza estetica. A sorpresa una seduta dal profilo grafico, con braccioli estesi, che riesce contemporaneamente a proteggere come un guscio e a garantire una posizione reclinata e confortevole. “Sperimentando diversi spessori dell’impiallacciato abbiamo
raggiunto la perfetta flessibilità dello schienale per adattarlo al corpo”.
E ci si può concentrare sulla scelta del legno dello schienale, sul colore delle gambe in acciaio verniciato e sperimentare accostamenti cromatici di bellissimi tessuti e pelli.