Ikea sta per confrontarsi con un nuovo e agguerrito competitor. Si tratta di una realtà tedesca frutto della fusione tra il gruppo austriaco di mobilifici XXXLutz e la catena tedesca Poco.
In termini di dimensioni, il neonato gruppo tedesco è piccolo rispetto al colosso svedese del low cost, con 28mila dipendenti totali (Ikea ne ha 149mila), 217 filiali (Ikea oltre 400) e un fatturato di circa sei miliardi di euro (Ikea 36,3). Valutando però il singolo mercato tedesco la distanza si riduce: nel Paese i grandi magazzini di mobili XXXLutz e Poco raggiungono assieme un fatturato di 3,8 miliardi (contro i 4,9 miliardi del colosso svedese come detto).
Inoltre, la nuova realtà di arredo a basso costo andrebbe a minare proprio il principale mercato d’esportazione di Ikea che rappresenta, per l’azienda svedese, oltre il 15% del fatturato che lo scorso anno si è attestato a 4,9 miliardi di euro.
Inoltre, se Ikea sta cominciando a lanciare collezioni più esclusive e costose, i discount austriaci Paco puntano su prodotti di qualità più bassa e quindi più economici. La sfida in terra tedesca sarà dunque accesa tra i due gruppi che insieme controlleranno oltre il 60% del mercato locale.
Negli ultimi vent’anni le spese complessive nel segmento dell’arredamento e degli accessori per la casa sono salite solo in Germania del 140% raggiungendo un volume di affari di 33,6 miliardi di euro (anche se l’anno scorso questa crescita ha subìto una brusca frenata).
XXXLutz, con una crescita media di 10 mega store all’anno, ha già lanciato un primo guanto di sfida a Ikea nel 2010 aprendo un mega store a Malmö in Svezia.