Il fatturato delle prime cinque società di architettura italiane nel 2014 è cresciuto dell’11,13% passando da 71,97 milioni di euro nel 2013 a 79,99 milioni. E’ quanto emerge dalla classifica stilata da Guamari, società di ricerca e promozione a servizio dell’industria delle costruzioni.
Sul podio si trovano, nell’ordine, gli studi di architettura di Renzo Piano, Antonio Citterio e Roberto Baciocchi, quest’ultimo noto per le numerose collaborazioni con le griffe della moda, come Prada per la quale firma tutte le boutique. Seguono in quarta e quinta posizione, rispettivamente One Works e Pininfarina Extra.
Nella top 5 crescono in quattro rispetto al 2013: Renzo Piano Building Workshop segna un +8,1 rispetto ai 39,28 milioni del 2013, raggiungendo quota 42,46 milioni di euro (la controllante francese Rpbw Paris registra oltre 30 milioni); Antonio Citterio Patricia Viel (sommando la società di architettura e quella di interiors allineate per dimensione) cresce del 16,9% sui 14,40 milioni dell’anno precedente attestandosi a quota 16,83 milioni di euro; One Works aumenta del 35% con 6,76 milioni di euro rispetto ai 5 milioni del 2013; e Pininfarina Extra raggiunge i 6,51 milioni di euro in crescita del 17,9% rispetto ai 5,52 milioni dello scorso anno. Cala, invece, Studio Baciocchi (-4,3%) passando a 7,44 milioni di euro dai precedenti 7,77 milioni.
“I risultati positivi, sui quali ha influito la maggiore penetrazione all’estero – ha commentato a Pambianco Design il professor Aldo Norsa che ha seguito la ricerca -, sono in parte da attribuire al fatto che, ad alcuni livelli di notorietà, gli architetti italiani hanno il vantaggio di poter scegliere gli incarichi più ambiti e remunerativi e di pretendere consistenti tariffe”.