‘Oltre’ è la parola che riassume l’andamento della prima edizione del ‘Salone del Mobile.Milano Shanghai’, di scena al Sec (Shanghai Exhibition Center) dal 19 al 21 novembre.
Oltre 20 mila le presenze in fiera, calcolate dagli organizzatori (Federlegno Arredo Eventi in collaborazione con Vnu Exhibition Asia, con il sostegno di governo, Ice e la partnership strategica di BolognaFiere) in 20.750 ingressi. Oltre le aspettative più rosee i risultati spalmati sui tre giorni, a cui va aggiunta l’anteprima vip del venerdì sera con circa duemila tra buyer, autorità e stampa. Oltre le previsioni anche l’interesse suscitato dal fitto programma di master classes organizzati a Piazza Italia, nell’area conferenze ricavata all’interno del palazzo che ha ospitato la manifestazione, circondata dai simboli dell’Italian lifestyle come fashion (i capi d’alta moda di Ermanno Scervino), motori (Ducati e Ferrari), food (Illy e Sanpellegrino/Panna) e gli orologi di Panerai, a cui si aggiungeva l’esposizione delle quattro coppe del mondo conquistate dalla Nazionale italiana di calcio e lo spazio Panorama creato per comunicare tramite immagini a 360 gradi la bellezza del nostro Paese.
“Abbiamo saputo trasferire in Cina non solo un evento fieristico di settore, ma una vera e propria rappresentazione del nostro stile di vita” commenta a fine manifestazione il presidente di Federlegno Arredo, Roberto Snaidero, che già pensa alla prossima edizione. Confermato il periodo (“novembre è il mese giusto” afferma Snaidero), l’associazione ipotizza il cambio di location nella certezza che aumenterà il numero di adesioni tra le aziende italiane di design. “Questo sarà a tutti gli effetti un appuntamento annuale. Ora vedremo come fare per gli spazi. Molte imprese che questa volta non erano riuscite a partecipare vorranno esserci alla seconda edizione e qui, oltre una certa superficie, non è possibile andare”.
Sicuramente il Salone di Shanghai è stato un successo. Gli unici interrogativi riguardano la qualità effettiva dei visitatori. L’affluenza del sabato (9 mila persone nella sola mattinata, perché verso le 13 gli organizzatori sono stati costretti a chiudere gli accessi per ragioni di sicurezza, fatto mai accaduto nella storia del Salone) ha sorpreso tutti, a cominciare dagli espositori che non si attendevano una simile ressa negli stand con difficoltà concrete in termini di relazione con i potenziali clienti. Dal pomeriggio del primo giorno, buona parte delle aziende ha transennato gli stand per escludere concorrenti a caccia di ‘ispirazioni’ nel design. Nel comunicato di chiusura, Salone del Mobile evidenzia la provenienza dei visitatori dalle regioni di prima fascia e da quelle centrali a forte tasso di sviluppo come Sichuan, Hubei e Henan. Sulla tipologia delle presenze, Snaidero afferma: “Il primo giorno ho parlato con quasi il 50% delle aziende e tutti mi hanno detto che si è trattato di un target elevato composto da professionisti, costruttori, buyer, tanti giovani architetti. Un mondo diverso rispetto a quello che incontrano al Salone di Milano, dove l’ultima edizione erano comunque presenti oltre 25 mila visitatori cinesi”.
Buona la prima dunque, direbbero in regia. Milano ha saputo imporre il proprio marchio nella business city più importante del continente asiatico con un taglio che va oltre il mobile, anticipando la concorrenza di altri player europei e facendo leva sul fascino del made in Italy. Oltre al Salone Milano.Shanghai, le attività in Cina di Federlegno Arredo continueranno attraverso gli incontri B2B nelle varie aree del paese.