Lo storico marchio italiano di biancheria per la casa Pratesi è passato in mani americane. Ad acquistarne brand e rete commerciale, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, è la società J2 Brands Group, che fa capo a due famiglie statunitensi interessate al retail di lusso.
La famiglia fondatrice Pratesi, alla quarta generazione, rimarrà coinvolta nella ideazione e realizzazione delle collezioni. «La produzione continuerà a essere fatta in Italia, con materie prime italiane – spiega il presidente Federico Pratesi – perché il lusso di Pratesi non ha senso fatto altrove. La filiera sarà al 100% italiana ma verrà gestita in outsourcing anche perché oggi, grazie all’evoluzione tecnologica, ci sono macchine che fanno prodotti perfetti dal sapore artigianale».
Lo stabilimento pistoiese (l’azienda si chiama Defi), che occupa una sessantina di addetti tra interni e lavoranti a domicilio (26), si avvia alla chiusura.
All’origine della crisi del marchio, che oggi realizza 10 milioni di fatturato dei quali l’85% all’estero, c’è il tentativo di accrescere le dimensioni, scrive il quotidiano finanziario. «Negli ultimi due anni abbiamo investito sul management – spiega Pratesi – strutturando l’azienda per espandere i numeri, il fatturato, il mercato e per attrarre investitori. Purtroppo la direzione non era quella giusta». Da qui la decisione di riprendere in mano la gestione e di avviare una «riorganizzazione dolorosa» che ha portato alla presentazione di un concordato in bianco e ora all’accordo con la società americana.