Ron Gilad, direttore creativo di Danese Milano dal marzo 2017, ama il minimalismo e si nutre di ricerca concettuale. Questa serie di contenitori per frutta, presentati lo scorso aprile, è un esempio estremo del suo procedere per sottrazione, come era nella tradizione di Danese. Sono oggetti duttili che spesso hanno più di un uso.
Fruit Bowl no. 5.5, ad esempio, descrive il puro gesto del contenere: sbarre orizzontali su un cavalletto. E basta. Questa struttura minima da un lato accoglie la frutta e dall’altro ne inquadra una natura precaria, instabile, che oscilla sul filo come un trapezista del circo.
Gilad non smette mai di mettere in discussione il livello di disfunzione dell’oggetto: è una fruttiera o una cornice? Una sbarra o una mensola?
Un’immagine o un corpo?