La rinascita dopo “l’evento”, come lo chiama Andrea Lupi per non dover utilizzare il termine “disgrazia” (che non ama), alla fine c’è stata. Antonio Lupi, azienda specializzata nell’arredo bagno, colpita da un tornado che si è abbattuto nel settembre 2014 sull’headquarter di Cerreto Guidi, oggi dispone di uno showroom da 2.300 metri, quattro volte le dimensioni dell’originale travolto dalle intemperie. All’interno è stato creato un ambiente che Lupi, amministratore delegato, definisce “straordinario, un posto dove chi entra deve sognare di poter allestire quelle stesse soluzioni a casa propria”, con il plus della convivialità assicurata dall’area catering, perché i migliori affari si concludono sempre a tavola.
Oggi la Antonio Lupi è pronta per ripartire più forte di prima. Alle spalle si lascia un anno di piena concentrazione sui lavori di ristrutturazione e chiuso con una leggera flessione, -4% sul 2015, per un giro d’affari di circa 25 milioni di euro. “Abbiamo pagato il calo di lavoro in Russia e in Germania, ma siamo ottimisti perché il lancio di Flumood, materiale autoprodotto di nuova generazione, ci ha permesso di contenere del 40% i costi di produzione ottenendo un livello qualitativo che, sulla base dei test effettuati, è addirittura superiore rispetto ai materiali utilizzati in passato. Inoltre, quest’anno sbloccheremo gli investimenti pubblicitari sospesi per l’urgenza della ricostruzione e li orienteremo sempre più all’estero, che genera ormai il 70% del fatturato. L’Italia comunque cresce, come dimostra il +10% dello scorso anno, grazie alle collaborazioni con gli studi di architettura, autentico canale di sviluppo in un paese dove l’edilizia resta ferma e dove i rivenditori non sono più in grado di competere con la grande distribuzione che punta sull’economico”.
Bilancio positivo dalla partecipazione a Maison&Objet: “Questa – conclude Andrea Lupi – è la fiera che più rispecchia il mio modo di presentare i prodotti. È internazionale, la facciamo da otto edizioni e abbiamo sempre raccolto soddisfazioni”.