Assarredo Lab, lanciato a febbraio, è un format di cultura imprenditoriale pensato per aiutare le aziende ad affrontare le prossime sfide, perchè come afferma Claudio Feltrin, presidente di assarredo: “Il prodotto non basta più”.
Un anno fa, era il 2 febbraio 2017, Claudio Feltrin saliva alla presidenza di Assarredo, l’associazione in seno a FederlegnoArredo che rappresenta le aziende di mobili, imbottiti, complementi d’arredo, cucine, sistemi per dormire e arredi commerciali. Il primo anno da presidente, in generale, serve a scaldare i muscoli per mettersi alla prova nei tre successivi, e il titolare di Arper non si è risparmiato in fase di allenamento. “Una volta ultimata la fase preliminare, con tutte le nomine richieste dalla prassi, è iniziato un lavoro di squadra entusiasmante, che ha coinvolto tutti i colleghi imprenditori membri del consiglio direttivo, fondato sulla volontà di comprendere le problematiche comuni alle nostre imprese per poi inquadrare proposte mirate al raggiungimento di soluzioni”, racconta Feltrin. La creazione di Assarredo Lab risponde a questa precisa esigenza. Di cosa si tratta? Potremmo definirlo una sorta di format di cultura imprenditoriale, fondato su iniziative realizzate nei territori dell’arredo italiano e mirato a coinvolgere le aziende nel trovare idee e proposte di politica industriale da sottoporre alle istituzioni. L’1 febbraio scorso, una data non casuale poiché si concretizzava entro il primo anno della nuova presidenza, Assarredo Lab ha debuttato a Treviso, terra di forte specializzazione (Treviso e Pordenone sono i centri di riferimento del distretto del mobile del Livenza) e da cui proviene lo stesso Feltrin. “La prima ‘tappa’ è stata convincente. Ora affronteremo le successive, a partire dalle Marche il 22 marzo, con lo stesso spirito di Treviso. Come direttivo, vogliamo andare nei territori per stimolare ragionamenti e riflessioni su temi fondamentali quali lo sviluppo dei brand, l’internazionalizzazione, la comprensione dei bisogni espressi dai millennials e dalle successive generazioni. Le nostre aziende sono molto product oriented, ma devono ampliare la visione per continuare ad essere protagoniste indiscusse del mondo arredo”. Di conseguenza, Assarredo Lab ha coinvolto, e continuerà a ospitare nei suoi incontri, professionisti extra-settore per ampliare il confronto inserendo aspetti apparentemente non attinenti al business, ma in realtà sempre più collegati e rilevanti. Basti pensare, ad esempio, al digital e all’approccio multichannel. A Treviso, sono intervenuti il prof. Marco Fortis per illustrare i punti di forza del settore legno e arredo italiano rispetto ai competitor europei, l’esperto di Industria 4.0 Fabio Cappellozza per le strategie da adottare in ambito tecnologico e Italo Candoni, vicedirettore di Confindustria Veneto, con un intervento sull’accesso a risorse e agevolazioni europee, nazionali e regionali. “Una delle problematiche chiave da affrontare in chiave export – evidenzia Feltrin – è quella legata alle certificazioni, che in alcuni mercati rappresentano, di fatto, delle barriere al business. Aiutare le aziende nel superare gli ostacoli all’ottenimento di questi attestati diventa un modo per sostenere l’internazionalizzazione delle pmi. Un altro tema a cui dovremo prestare la massima attenzione è quello del bonus mobili, rinnovato per quest’anno e in discussione per il 2019: noi pensiamo che il bonus debba diventare una misura strutturale di incentivo ma se così non fosse, dovremmo essere in grado di proporre altre politiche di medio e lungo periodo a tutela del nostro comparto. Anche se il bonus viene approvato ritengo auspicabile che si introducano ulteriori strategie di sviluppo e iniziative organiche (con “organiche” si intende qualcosa che sia di supporto alla crescita naturale del mercato) di medio e lungo termine. Vogliamo offrire al presidente Emanuele Orsini i giusti argomenti da discutere ai tavoli che contano”. Ci sono poi molti argomenti in agenda, dalla distribuzione, per cui sarà coinvolta Confcommercio, alle strategie di branding come ulteriore elemento distintivo delle aziende, che sarà trattato anche nell’assemblea nazionale del 5 luglio. Ma la vera criticità, secondo Feltrin, è più ampia e consiste nella comprensione di un mercato in costante evoluzione e al tempo stesso privo di punti fermi. “Il web pareva la soluzione di tutti i problemi, anche per la distribuzione, mentre oggi si fa spazio una visione multicanale. Resta la necessità di presidiare i mercati nella maniera più efficace, certi delle nostre capacità, ma non arroccati sulle posizioni acquisite. Abbiamo scritto la storia del design mondiale ma attenzione alla concorrenza, in particolar modo a quella scandinava. Il nord Europa ha un’importante patrimonio di design e ha capito come fare leva sulla comunicazione per valorizzare i propri asset per arrivare a consumatori molto attraenti in questo momento, come i millenials”.
di Andrea Guolo