Si preannuncia ‘internazionale’ la ventesima edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea di Milano MiArt, organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da Vincenzo de Bellis. Ben 156 gallerie internazionali, il 45% del totale, 25 curatori e 35 direttori di museo riuniti al padiglione 3 di fieramilanocity, gate 5 dal 10 al 12 aprile prossimi.
“Il nuovo direttore artistico Vincenzo de Bellis – ha esordito alla conferenza stampa di presentazione della fiera Enrico Pazzali, AD di Fiera Milano – qui alla sua terza edizione, sta portando avanti il cambiamento di format pianificato e ha raggiunto l’obiettivo con quest’anno. Sono aumentate notevolmente le adesioni in qualità di espositori delle gallerie internazionali, saranno 72, con una spiccata presenza di gallerie provenienti dagli Stati Uniti (25) e Regno Unito (23), e si è alzato il loro livello qualitativo.
Tra le gallerie top a livello mondiale che esporranno a Milano vanno citate, tra le altre, Gavin Brown Enterprise di New York, Pilar Corrias di Londra e Christian Stein di Milano.
Sono oltre 25 le gallerie internazionali che tornano per il terzo anno consecutivo a MiArt, indice del successo della fiera anche come momento di business. E’ qui che in molti, infatti, entrano in contatto con nuovi mercati nonostante il panorama fieristico del settore sia molto competitivo.
“Questa edizione – prosegue de Bellis – ha luogo in un momento storico fondamentale, in concomitanza con Expo. Milano sarà protagonista dunque anche di MiArt”. Il capoluogo lombardo, ricco d’arte sia moderna sia contemporanea, è tra le città con il più alto numero di gallerie. E’ la città modernista di Giò Ponti, Portaluppi, Castiglioni, Fontana, tra gli altri. “E’ stato fatto un importante lavoro sullo storico contemporaneo – prosegue il direttore artistico – attraverso lo studio di archivi e artisti storici italiani. In fiera abbiamo creato sezioni ad hoc, una è ‘Then Now‘, luogo dove storico e contemporaneo si fondono. Si tratta di 9 stand che ospitano, a coppie, 18 artisti. Ogni spazio prevede la compresenza di un artista contemporaneo e di uno moderno”.
Significativa inoltre la presenza di gallerie italiane e straniere che per la prima volta partecipano a una fiera in Italia o tornano dopo una lunga assenza e di quelle che hanno eletto MiArt a loro fiera di rappresentanza nel nostro Paese. “C’è una waiting list di tanti espositori quanti ne ospiteremo a fieramilanocity – ha affermato l’AD di Fiera Milano – ma non tanto per questione di spazi quanto per la scelta stilistica del direttore artistico di effettuare una selezione riposizionando verso l’alto la proposta.”
“I visitatori l’anno scorso sono stati 40mila – conclude Pazzali – per quest’anno puntiamo a superare i 50mila.”