Con uno degli ultimi progetti residenziali realizzati sulla Palm Jumeirah, Italian Creation Group porta l’eccellenza di Valcucine a Dubai. La holding intanto punta a una crescita organica del 10% nei prossimi 3/5 anni.
“Dubai oggi è una finestra aperta sul mondo ed è una location molto interessante. Siamo rimasti molto colpiti quando abbiamo visitato l’area la prima volta, perché c’è una vista pazzesca sull’oceano, si è circondati da tutta la città, s’intravede in lontananza Downtown, il Burj Khalifa e più vicino il profilo del Burj Al Arab”. Con queste parole i tre architetti spagnoli dello Studio Rcr parlano del progetto della nuovissima Residenza Muraba, sulla Palm Jumeirah di Dubai, forse l’emirato più liberale dei sette. Il concept alla base del progetto è nato proprio dalla volontà di far risaltare i valori del luogo e di soddisfare la richiesta di creare appartamenti di altissima qualità nelle finiture e nelle scelte progettuali. Il lavoro dello studio catalano è stato caratterizzato fin dalle sue origini dall’elevata attenzione nei dettagli, sia nelle parti pubbliche che in quelle private, così come dalla volontà di creare coesione tra gli elementi, naturali e artificiali, e dall’intento di rendere l’esperienza architettonica completa ed equilibrata. Tutto questo ha fatto sì che lo studio fosse il vincitore del Premio Pritzker 2017, uno dei premi più ambiti in architettura. La stessa attitudine per il lusso, la bellezza e l’eleganza si rintraccia facilmente nel progetto della Residenza Muraba: 46 appartamenti e 4 attici disposti in un’unica struttura leggera, allineata con il panorama circostante e disegnata fin dai primi schizzi tenendo al primo posto le esigenze del possibile residente. In questo senso infatti, gli spazi sono studiati nelle relazioni e nelle proporzioni tra loro, ma rispondono anche al comportamento della luce e a un codice di elevata qualità e ricercatezza. E’ proprio in questo che si è inserita la realtà tutta italiana di ItalianCreationGroup, la holding industriale che promuove l’eccellenza del design e del lifestyle dello stivale e che ha registrato un fatturato di 65 mln di Euro nel 2016. “Il principio che sta alla base di ItalianCreationGroup è proprio quello di mettere a fattor comune tutte le potenzialità di alcune tra le migliori aziende del panorama italiano estremamente esclusive, dunque far leva sulle competenze delle singole aziende per dare loro crescita e portarle sul mercato internazionale, proprio come è successo in questo caso” ha affermato Stefano Core, AD della holding a Pambianco Design.
Gli appartamenti della Residenza hanno in dotazione le cucine dell’azienda friulana Valcucine, da sempre conosciuta per la sua produzione di grande classe, e i bagni Toscoquattro, boutique dell’arredo bagno riconosciuta nell’alto di gamma come “acqua e scultura”. “Il nostro obiettivo – ha continuato Core – è acquisire e integrare le aziende che rappresentano l’eccellenza del nostro paese e, senza cancellare la loro identità come brand, dare massimo valore ai loro prodotti”. Fianco a fianco quindi con le strutture aziendali che fanno parte del gruppo (figurano per il settore design oltre a Valcucine, Driade, Toscoquattro e la recente acquisizione di FontanaArte), la ItalianCreationGroup con i suoi uffici progettuali, commerciali e di project management, riesce ad essere la spinta perfetta per la loro affermazione nel mercato internazionale del contract. A dimostrarlo, ad esempio per Valcucine, è il ribaltamento delle percentuali di vendita estere e nazionali in soli 2 anni: 70% italiane e 40% estere al momento dell’acquisto, avvenuto nel 2015, completamente invertite solo 1 anno dopo, facendo sì che il brand, solido in Italia, sia ora conosciuto e apprezzato anche all’estero. “L’Europa apprezza il buon design e quindi negli ultimi anni abbiamo avuto tassi di crescita molto interessanti, mentre gli Stati Uniti sono un mercato più stabile e quindi più difficile da aggredire, ma altrettanto importante. Quelli più ricettivi sono i mercati in crescita, il Middle East sicuramente, ma anche i mercati asiatici in generale, India, Cina, Taiwan o Indonesia”.
di Costanza Rinaldi