Riaprirà il prossimo 24 novembre, nella sua nuova casa in Kensington High Street, il London Design Museum dopo un periodo di studio per individuare la struttura più idonea ad ospitare nuove attività e programmi. La costruzione, che risale al 1962, si caratterizza per il tetto di rame con la volta in torsione di cemento, la prima realizzata in Gran Bretagna nel dopoguerra, ragione per cui il Commonwealth Institute è considerato un gioiello architettonico.
Il progetto è stato supervisionato dallo studio OMA (office for metropolitan architecture) guidato dal noto architetto Rem Koolhaas; in partnership con la società di pianificazione urbana allies and morrison sono stati realizzati gli esterni del ‘commonwealth institute building’ mentre gli interni portano la firma dell’architetto britannico John Pawson.
Al nuovo visitatore, il Design Museum si presenterà come un’architettura dentro l’architettura: un box di tre piani in legno e vetro le cui geometrie giocano con quelle della volta di cemento che lo sovrasta. La permanente si chiamerà Designer Maker User. «Gli oggetti non saranno organizzati cronologicamente, ma esposti secondo le problematiche che affrontano.
Ma ciò che distinguerà il museo da tutti gli altri sarà il rifiuto per le ‘operazioni nostalgia’, ovvero la riproposta sterile di design del passato. L’obiettivo è invitare alla riflessione su cosa accadrà in futuro.