Il settore del legno-arredo continua a investire in innovazione per rendere più efficiente la produzione. Il 49% delle aziende nel 2017 ha realizzato investimenti per 160 milioni totali. Questa, secondo il commento rilasciato al Sole 24 Ore dal presidente di FederlegnoArredo Emanuele Orsini, è stata la leva che ha permesso al settore di risollevarsi dopo la crisi e di ritrovare la crescita, da tre anni a questa parte, superando i 40 miliardi di fatturato.
“Servono investimenti in ricerca & sviluppo e nell’innovazione dei processi produttivi – prosegue Orsini – solo così le imprese resteranno competitive di fronte alla concorrenza internazionale”. Ne sono la prova i dati emersi dall’indagine di Federlegno tra i soci: il 37% delle aziende ha investito in R&S nel 2017 un totale di 40 milioni di euro (0,8% del fatturato complessivo della filiera) e il 29% dichiara di voler investire anche nel 2018.
Sempre secondo lo studio, gli investimenti non riguardano soltanto le imprese grandi: le piccole aziende (fino a 20 milioni di fatturato) hanno la quota più alta di spese in R&S sul fatturato (1,4%), seguite dalle medie (0,7%). Sul fronte produttivo, invece, circa l’85% delle aziende che hanno realizzato investimenti ha fatto ricorso agli incentivi governativi di Industria 4.0, usufruendo di iper e super ammortamento, mentre circa la metà ha utilizzato la misura del credito d’imposta.
Il processo di innovazione avviene in due fasi: prima si rinnovano le linee produttive e poi si fa ricerca sul prodotto.
Il settore dell’illuminazione investe in ricerca più della media della filiera per la necessità, spiega il presidente di Assoluce Stefano Bordone al Sole 24 Ore, di introdurre nuove tecnologie, led e digitali, che hanno rivoluzionato il comparto. L’obiettivo è rendere compatibili gli apparecchi o i sistemi di illuminazione, vecchi e nuovi, con i meccanismi di controllo che le tecnologie rendono possibili.