“Manteniamo ferme le linee decise a novembre 2015, anche se da gennaio il mondo è cambiato”. Adolfo Guzzini, presidente della iGuzzini illuminazione (Recanati), ha in agenda un piano occupazionale da quaranta nuove assunzioni, che si aggiungono alle venti dello scorso anno e che hanno portato oltre quota 1.200 il numero degli addetti tra Italia ed estero. L’azienda, che si autodefinisce una ‘comunità internazionale al servizio dell’architettura e dello sviluppo della cultura della luce’, ha chiuso il 2015 con un incremento delle vendite pari all’8,7%, per un fatturato complessivo di 223,5 milioni di euro, generati per il 76% dall’export. Positivo anche il dato sulla marginalità misurata in EBITDA, che sale all’11,5%. “La posizione finanziaria netta è leggermente positiva e gli investimenti sono stati pari al 6% del nostro fatturato” sottolinea l’imprenditore.
In evidenza il Far East, mercato che assicura al gruppo marchigiano dell’illuminazione il 20% dei ricavi, anche per merito dell’andamento positivo del business in Cina, dove iGuzzini è presente con uno stabilimento di proprietà avviato inizialmente per la produzione di componenti destinati alla reimportazione e poi trasformato come facility a servizio del mercato locale, che richiede prestazioni differenziate rispetto a quelle per l’Europa e gli Usa. “Siamo molto attivi nella logica dell’internazionalizzazione, con una progettazione pensata per soddisfare le esigenze dei singoli mercati: disponiamo di un network mondiale, con una suddivisione in otto aree che è necessaria per controllare le linee di investimento e di sviluppo” dichiara Guzzini a Pambianco Design.
Tra le trasformazioni organizzative più rilevanti spicca l’adozione del sistema Wcm (World class manufacturing), che permette di ottenere una maggiore efficienza produttiva e gestionale: “Difetti zero, scarti zero, magazzino zero, incidenti zero. Così facendo, in un anno e mezzo abbiamo recuperato 20 milioni di liquidità ottenendo al tempo stesso maggiori attenzioni alla persona, coinvolgendo il personale nel miglioramento del processo sul piano organizzativo, creando le condizioni migliori in termini di postura corretta dei lavoratori, il tutto in un ambiente di lavoro più rilassante e anche più bello, attuando perfino interventi cromatici interni per migliorarne la qualità. Lo abbiamo fatto anche al di fuori dell’Italia, coordinando siti produttivi e spazi di lavoro interni” conclude Guzzini.