Dopo aver chiuso il 2013 con un fatturato di 20,5 milioni di euro, il brand italiano di cucine di alta gamma Ernestomeda, del gruppo Scavolini, ormai ampiamente consolidato sul mercato nazionale ha deciso di intraprendere una strategia di internazionalizzazione. Come e dove ce l’ha spiegato l’amministratore delegato dell’azienda, Alberto Scavolini.
“Dal 2012 abbiamo intrapreso in maniera decisa la strada dell’internazionalizzazione – spiega a Pambianco Design l’imprenditore – lanciando un prodotto ‘Icon’ fortemente iconico e rappresentativo dei valori fondanti la nostra realtà. E’ un prodotto molto alto di gamma e raffinato. Avevamo ben chiara la necessità di differenziarci per essere competitivi all’estero. L’idea vincente è individuare i prodotti, le caratteristiche, le finiture che nessun’altra azienda del nostro settore offre. La vera competitività si individua nella qualità, non nel prezzo. Naturalmente per trovare idee e soluzioni sempre nuove bisogna fare tanta ricerca. La seconda chiave per affrontare i mercati è offrire la personalizzazione del prodotto: “abbiamo una vocazione tailor made”.
L’estero, che rappresenta il 25% del fatturato, nella prima parte dell’anno è cresciuto del 53%. “Attualmente il nostro primo mercato estero sono gli Stati Uniti – prosegue il CEO – ma l’obiettivo già a partire da quest’anno è sviluppare la nostra presenza nel Sud Est Asiatico con l’apertura di nuovi showroom tramite partner locali specializzati, perché per vendere un prodotto come le cucine serve personale formato che ne conosca le caratteristiche e i metodi di produzione.
Le aree attualmente di maggiore interesse per Ernestomeda sono il Sud Est asiatico, in particolare Malesia, Singapore, Hong Kong, Corea; il Medio Oriente (Iran, Emirati Arabi, Kuwait) e gli Stati Uniti. Il 2014 ha visto anche l’ingresso di alcune new entry: il Kazakistan, il Marocco, Taiwan e l’India. Entro la fine dell’anno, l’azienda aprirà a Singapore, Montreux, Casablanca, Los Angeles, Nuova Delhi, Teheran e in Kuwait.
Sul mercato interno, stabile, Ernestomeda ha pensato al restyling di un prodotto entry level come la cucina One “che ha sempre ottenuto un buon consenso di vendite- precisa l’AD – Inoltre, abbiamo lanciato il nuovo concept di cucina Soul, anch’essa progettata da Giuseppe Bavuso.”
“Un’altra importante chiave di successo – conclude l’imprenditore – è rappresentata, infine, dalla collaborazione con partner affidabili e accreditati sui singoli territori. Questo aspetto riguarda sia la rete commerciale sia il settore contract: in questo ambito, le realizzazioni all’estero confermate per il 2015 sono le Çiftçi Towers ad Istanbul – 289 appartamenti e due attici, curati negli interni da FM architects e arredati con una versione custom made della cucina Elektra di Pietro Arosio – e il progetto Cairnhill a Singapore – 262 appartamenti arredati con la cucina Icon. “Il segmento contract rappresenta il 17,5% del fatturato estero – conclude Scavolini – Il contract però ha tempi lunghi di realizzazione, circa due anni.”