Hanno scelto un tema ispirandosi ad artisti del calibro di Madonna e John Lennon, ne hanno riconosciuto la forza e l’hanno applicato a tutta la nuova collezione presentata durante il Salone del Mobile 2017. Driade, che per la sua produzione iconica non ha bisogno di presentazioni, ha deciso quest’anno di intraprendere una nuova strada e aprire un nuovo capitolo: non più solo oggetti ma un vero e proprio sistema di interior design.
Una vera e propria rivoluzione come spiega l’architetto Roberto Palomba a Pambianco Design: “Ce ne siamo appropriati seguendo le orme di tanti artisti del passato, perché il tema revolution identifica questo passaggio importante per l’azienda e noi volevamo portare avanti la bandiera ‘Driade’ mantenendo sempre la capacità di parlare di qualità di lusso ma anche di un design più democratico”.
La coerenza e l’eleganza sono sempre elevatissime e vengono esaltate dal lavoro di ricerca dell’azienda che mira sempre a trovare l’equilibrio tra funzionale e decorativo. La grande novità è il nuovo lessico che vuole dar voce ai singoli designer che collaborano creando una perfetta sinergia con l’azienda Driade: “vorremmo arrivare a definire non tanto uno stile – ha continuato Palomba – ma un atteggiamento, un’attitudine Driade”.
In particolare, la coppia Ludovica+Roberto Palomba ha presentato la sedia Sissi, forte della democraticità della plastica ma dal garbo nella decorazione molto delicato, ma la collezione presentata è ampia e vede molto spazio occupato dall’imbottito per il quale è stato fatto un lavoro importante su finiture, colori e materiali in modo da costruire una grammatica per integrare insieme materiali diversi come cuoio, tessuto e cromatismi ironici che stemperano oggetti più borghesi
“Per noi è il momento di fare delle scelte rigorose e chiare così da far arrivare al mercato un certo tipo di progetto e di visione, per permettere a Driade di vivere non solo nello stand alone ma in un progetto di condivisione di più elementi” ha concluso infine Palomba. Un passaggio epocale dunque con una visione più completa e di ampio respiro, un modo per far sì che Driade diventi un aggettivo per un ambiente e non solo un’idea di un oggetto, un’alternativa per stimolare creatività nel ricostruire il mondo dell’interior, di qualità, ma alternativa e libera.