Cristina Morozzi è diventata design director of education della nuova design school. In un incontro, la giornalista, critica e art editor ci anticipa quali saranno le linee guida del nuovo corso. Una cosa è certa, come diceva Munari, si vedranno le cose “da un altro punto di vista”.
Perché ha accettato questa nomina?
Istituto Marangoni mi è parsa la miglior opportunità per condividere il patrimonio che mi sono costruita nel corso della mia vita professionale nel mondo del design e della moda. Amo condividere il sapere, perché ritengo sia alla base di qualsiasi carriera professionale.
Quale sarà il suo ruolo?
Avrò la responsabilità sulla definizione e sullo sviluppo dei programmi didattici della scuola e la supervisione delle attività educative. Individuerò gli insegnanti più idonei per i diversi corsi offerti dalla scuola. Come Vice-Presidente dell’IMAC (Advisory Committee on Fashion & Design Education), lo strumento di Istituto Marangoni che garantisce la partecipazione di professionisti internazionali alla vita della scuola, contribuirò all’analisi di temi rilevanti dell’industria in questione con l’obiettivo di suggerire e riqualificare la nostra offerta formativa.
Ci anticipi i progetti per la design school.
Prima di tutto voglio offrire una visione del design accattivante, togliendo alla disciplina teorica quell’aura di austerità e esclusività che la rendono lontana dalla gente., introducendo il lusso, il glamour e un pizzico di follia. Intendo promuovere lo studio dei linguaggi contemporanei del progetto e portare nella scuola le esperienze dei professionisti che operano sul campo nei vari settori. Vorrei introdurre nuovi insegnamenti con escursioni nel mondo della psicologia, della filosofia, dell’antropologia e della sociologia perché per progettare nuovi oggetti e la loro comunicazione e per collocarli sul mercato è necessario saper leggere l’animo delle persone e conoscere l’evoluzione della società.
Quale deve essere oggi il ruolo di una scuola di design?
La scuola, prima ancora di insegnare un mestiere, deve stimolare le curiosità, offrendo esperienze e relazioni. Va creato un ponte tra la progettazione e il suo management. Questo è il metodo didattico di Isitituto Marangoni da quasi 80 anni. Non solo teoria e storia del design, ma workshop ed esperienze pratiche in aziende che poi sceglieranno tra gli studenti i talenti per le proprie strutture.
E alla fine dei corsi?
Alla fine del triennio, Istituto Marangoni organizza il “Degree Show”, la prima vera occasione di dare visibilità ai propri lavori e potersi confrontare con rilevanti aziende del settore, progettisti e professionisti.