Dopo un 2015 che aveva fatto intravedere una ripresa del settore del legno-arredo, con una crescita dell’1% sul mercato interno, dopo sette anni di calo, il 2016 sembra confermare il trend positivo. Lo testimoniano gli ultimi dati elaborati da FederlegnoArredo (Fla): nei primi nove mesi dell’anno le vendite in Italia hanno registrato un aumento del 5% per l’intera filiera, con un andamento positivo di tutti i comparti e in particolare dell’arredo. Il dato Italia, unito a quello sulle esportazioni (circa +2% nei primi nove mesi) porterà per il secondo anno consecutivo a una crescita complessiva della filiera (ancora non stimata) e a un miglioramento anche sul fronte occupazione (prevista in calo dello 0,3% contro il -3% dell’anno scorso). Buone notizie dunque per le aziende e per i 250mila addetti diretti che hanno appena rinnovato il contratto nazionale.
Parte del merito va individuato nel ‘bonus mobili‘ che, secondo le parole di Roberto Snaidero, presidente di Fla, “ha dimostrato la sua efficacia e che non ha ancora esaurito la sua carica”. Dalla sua introduzione (nel giugno del 2013) alla fine del 2015 è stato utilizzato, secondo i calcoli del Centro studi Fla, da circa 540mila persone, che hanno generato acquisti di arredo per un valore di 2,8 miliardi. E ancora nel 2016, secondo un’indagine tra i distributori, il suo utilizzo è cresciuto del 20% grazie anche alla nuova formula per le giovani coppie (sganciata dalle ristrutturazioni e con plafond aumentato da 10mila a 16mila euro). Formula però non prorogata dalla nuova legge di Bilancio – che rinnova invece per il 2017 il bonus ‘tradizionale’ – e che invece la federazione delle imprese auspica possa essere inserita nel Milleproroghe in approvazione entro fine anno.
Sebbene il mercato interno stia recuperando terreno bisogna ancora puntare sull’export per crescere. Le esportazioni sono tornate ai livelli pre-crisi (sopra i 14 miliardi per la filiera e sopra i 12 per il solo arredamento), i mercati più dinamici si confermano tali e l’Europa (che assorbe oltre il 50% dell’export di made in Italy del settore) ha ripreso a crescere in modo deciso. L’export verso la Francia (primo mercato di sbocco) è aumentato tra gennaio e settembre del 6,4% e la Spagna registra quasi il 7% di crescita. Il rallentamento delle esportazioni extra-Ue che quest’anno ha riguardato in generale la manifattura italiana non sembra aver colpito la filiera del legno-arredo: la Cina continua a correre (+20% tra gennaio e settembre), così come gli Emirati Arabi (+11%) e gli Stati Uniti (+9,9%). La Russia è l’unico, tra i primi dieci mercati di sbocco, a segnare il passo, sebbene le perdite siano contenute rispetto allo scorso anno (-14,4% contro il -25% del 2015).
In attesa dei numeri ufficiali sul 2016, un’indagine di Fla tra gli associati registra aspettative positive sia per l’anno in corso, sia per quello che verrà: il 78% degli intervistati prevede di chiudere con una crescita superiore al 2%. Ancora una volta, sono le aziende più strutturate a registrare le performance migliori, mentre le piccole e piccolissime ancora non sono riuscite a cogliere il vento della ripresa, che tuttavia dovrebbe arrivare anche per loro nel nuovo anno.