L’azienda specializzata in ceramica sanitaria di design apre il capitale alla merchant bank Mittel. Obiettivo: crescere anche tramite acquisizioni. L’ad Alessio Coramusi traccia l’identikit delle potenziali “prede”.
Non si cede mai la quota di maggioranza a cuor leggero. “È stata una scelta sofferta ma convinta, nell’interesse dell’azienda e dei suoi 110 lavoratori”, sottolinea Alessio Coramusi, fondatore di Ceramica Cielo, che all’inizio dell’estate ha annunciato la svolta: il nuovo socio è Mittel, merchant bank quotata in Borsa, partner ideale per concretizzare un piano di crescita studiato dallo stesso Coramusi, che resta saldamente al comando dell’azienda con il ruolo di amministratore delegato e conserva il 20% delle azioni. I programmi sono ambiziosi, ma l’azienda viterbese è abituata a bruciare le tappe. In soli dieci anni di attività si è imposta nel panorama della ceramica sanitaria come uno dei top player d’alta gamma, con quasi 20 milioni di fatturato e un trend di crescita stabilmente a doppia cifra, come testimonia il +22% di chiusura del 2016. “Per la media del nostro settore potevamo essere considerati già grandi – afferma l’imprenditore – ma a livello mondiale rappresentiamo poco più che un’aziendina. Per superare il nanismo tipico delle imprese italiane, con tutte le conseguenze legate alla mancata penetrazione nei mercati internazionali, occorrevano scelte coraggiose e investimenti importanti. Perciò ho cercato di attrarre risorse da destinare alla creazione di un polo di eccellenze nel settore dell’arredo bagno”. Le risposte non sono mancate. Mittel si è imposta tra i pretendenti perché la strategia di lungo termine con cui la merchant bank e il suo presidente Rosario Bifulco affrontano gli investimenti, senza fretta di vendere, rappresentava per Coramusi una delle condizioni necessarie per raccogliere i risultati attesi non solo organicamente, ma anche per linee esterne. In altre parole, per Ceramica Cielo – che resterà la piattaforma aggregativa del gruppo – si apre la stagione delle acquisizioni e il suo AD conta di chiudere il primo deal entro un anno. L’identikit delle potenziali prede? “Saranno realtà produttive e non società di distribuzione, con brand di un certo livello e che operano all’interno del nostro segmento, quindi concorrenti diretti o realtà comunque specializzate nell’arredo bagno”.
Al di là delle M&A, gli investimenti pianificati con il nuovo socio riguardano tutto ciò che potrà accompagnare una crescita double digit anche per l’anno in corso, nel quale Cielo ha messo a segno un progresso del 27% nei primi otto mesi. È stato programmato non solo l’ampliamento di circa 10 mila metri dello stabilimento produttivo localizzato a Fabrica di Roma (Viterbo), nel distretto della ceramica sanitaria di Civita Castellana, ma anche quello dello showroom aperto nel 2016 in via Pontaccio a Milano, con l’obiettivo non troppo lontano di inaugurare spazi analoghi a Londra e New York. Sempre nella “grande mela” verrà avviata entro l’anno la filiale Cielo Usa, che curerà la distribuzione per gli Stati Uniti, considerati un mercato chiave e non ancora aggredito in maniera adeguata. Ad oggi, l’Italia continua a generare il 70% del fatturato e tra le destinazioni estere di Ceramica Cielo svettano i Paesi dell’Europa occidentale, l’area ex sovietica, il Giappone e il mondo arabo. La crescita a doppia cifra è dunque avvenuta “nonostante” l’Italia e le virgolette sono d’obbligo, perché l’azienda viterbese nel mercato interno ha continuato l’accelerazione anche negli anni peggiori per il settore immobiliare. Il segreto? Posizionamento alto e focus sulle ristrutturazioni che, scommette Coramusi, “sarà un ambito destinato a crescere a livello residenziale e anche alberghiero. Oggi l’85% del nostro business deriva dalle forniture per residenziali privati e il rimanente 15% dal mondo contract. La cantieristica non la seguiamo direttamente e viene in parte gestita dai rivenditori”. Un altro fattore importante è il design. La liason con gli art director Andrea Parisio e Giuseppe Pezzano ha portato fama e premi internazionali a Cielo, che negli ultimi cinque anni si è aggiudicata per tre volte il Red Dot Design Award e il German Design Award, primeggiando nel 2015 anche nel concorso organizzato a New York durante Icff. “Parisio e Pezzano non si discutono – afferma l’amministratore della società – ma in futuro continueremo a sviluppare le collaborazioni con designer internazionali. Abbiamo dei nomi in mente, per ora top secret. Nel 2018, al Salone internazionale del bagno di Milano, proporremo ulteriori innovazioni con grande slancio, consapevoli del fatto che se siamo cresciuti così tanto in soli dieci anni è grazie ai prodotti, alla nostra capacità di creare novità uniche e riconoscibili”.
di Andrea Guolo