Discreta affluenza all’edizione settembrina di Homi, la seconda dopo il cambio di format e nome (ex Macef). In un periodo fieristico molto intenso, tra Maison&Objet a Parigi e designjunction a Londra, Homi ha registrato un incremento nell’affluenza di buyer italiani, dall’estero sono giunti visitatori russi, francesi e cinesi. Si è evidenziato anche un ritorno di compratori da USA e Giappone.
“Ogni fiera ha una sua ragion d’essere specifica che la differenzia dalle altre – spiega a Pambianco Design Matteo Alessi Anghini, International Sales and Development Director Europe di Alessi, presente alle tre manifestazioni – M&O è molto internazionale, lì incontriamo molti clienti francesi ma anche provenienti da altre aree europee e tanti distributori di Medio Oriente e Nord Africa. Homi è la fiera più importante per il mercato italiano (per noi mercato principale), nei quattro giorni infatti vediamo più di un terzo della nostra distribuzione, quindi più di 400 clienti. Londra è più incentrata sul design e meno sulle novità di prodotto. E’ più di immagine, di comunicazione. Queste tre realtà per noi si fondono insieme e sono complementari nel supportare la strategia dell’azienda.”
I visitatori totali di Homi sono stati 78.324 (di cui 11.300 stranieri) mentre gli espositori sono stati 1.300 espositori (di cui il 20% stranieri) su oltre 60mila metri quadri. “Questa seconda edizione – afferma Enrico Pazzali, AD di Fiera Milano – ci dice che siamo sulla strada giusta ed è il volano per la prima edizione estera di Homi, in Russia dal 15 al 18 ottobre, in contemporanea con i Saloni Worldwide Moscow, dove porteremo 120 espositori tra italiani e stranieri. Sarà un’occasione per affermare ancora una volta il respiro internazionale di Homi e penetrare in un mercato dalle enormi potenzialità come quello russo”.