Cersaie 2016 si ripromette di ottenere il successo della precedente edizione e per farlo ha invitato le aziende a puntare verso tre coordinate: materia, espressione e funzionalità.
L’edizione del 2015 ha visto oltre 100mila presenze e una forte internazionalizzazione, sia di aziende (319 estere) che di visitatori (48.231), dimostrando così che Cersaie rimane un appuntamento fondamentale nel panorama dell’architettura, dell’interior design, della posa e per il privato. Luogo deputato allo sviluppo del business su scala mondiale per i materiali ceramici e da pavimento, oltre che per i prodotti dell’arredobagno, Cersaie, oggi alla 34° edizione, è anche un potente motore del commercio internazionale completato ed arricchito da iniziative culturali e accademiche di altissimo livello. Sarà proprio il convegno “Fair Trade e competitività della manifattura italiana nel mercato globale” a inaugurare questa edizione, puntando i riflettori fin dai primi minuti sul dibattito relativo alla posizione cinese all’interno del mercato internazionale, così come sulle politiche commerciali volte a tutelare le produzioni made in Italy e l’evoluzione dei negoziati di libero scambio Ttip tra Usa ed Unione Europea. Un convegno che vedrà coinvolte più voci per indagare il mercato unico continentale e il contesto politico istituzionale dal quale dipendono le prospettive di sviluppo del tessuto economico italiano e continentale. Non poteva quindi esserci un’apertura più puntuale per una fiera che aveva raggiunto traguardi ragguardevoli con il totale sold out dei 156mila metri quadrati di superficie espositiva disponibile già prima dell’estate. In quegli stessi mesi, Confindustria Ceramica presentava le indagini statistiche relative ai diversi comparti che compongono l’industria ceramica italiana, dando una fotografia più che nitida e rosea del mondo della ceramica italiana. Nel 2015, le 228 industrie italiane che trattano la ceramica hanno fatturato complessivamente 5.839 miliardi di euro, grazie a vendite oltre confine per il 78,9%.
Lo scorso anno gli investimenti realizzati sono stati 351,3 milioni di euro (+22,7% sul 2014), dopo che erano cresciuti del 27% rispetto al 2013, con un valore prossimo al 6,9% del fatturato annuale. La ceramica dunque, oltre ad essere sempre di più terreno fertile per l’innovazione tecnologica e per progetti dal carattere straordinario, si conferma un settore in continua crescita ed evoluzione grazie alle sue molteplici valenze espressive e produttive, nelle quali la materia, elemento che coniuga un’anima artistica e una più ingegneristica, è la vera protagonista. Innovazione, matericità e nuovi rapporti con designer internazionali, sia per i rivestimenti che per i prodotti dell’arredobagno: tutti ingredienti di una ricetta che attualmente sta producendo risultati in positivo. Nel panorama italiano, molte aziende ormai hanno intrapreso la strada della tecnologia e della sperimentazione e a Cersaie presenteranno le ultime proposte. In questo senso, spicca ad esempio la Collezione Naive firmata da Patrick Norguet per Lea Ceramiche una texture quasi tridimensionale, realizzata con moduli di grès laminato ultrasottili, ottenuta grazie ad un’innovativa tecnologia a base di smalti, che rappresenta un’interessante soluzione in perfetto equilibrio tra elevate prestazioni estetiche e tecniche all’avanguardia. La stessa azienda proporrà poi Trame, una collezione di tre diverse superfici indagate in una palette dalle gradazioni neutre ed armoniche, che ben si posiziona sul mercato risultando moderna ed eclettica allo stesso tempo. Se si parla di pionieri, è obbligo poi annoverare Ceramica Sant’Agostino, una fra le primissime aziende del settore a integrare nei propri processi produttivi una vera e propria rivoluzionaria tecnologia. L’azienda di Ferrara oggi continua a sperimentare, ad esempio con la stampa digitale che permette una riproduzione grafica fedele e precisa del concept iniziale, e dopo aver fatto irruzione nel mondo della moda con la linea Digitalart, propone ora l’evoluzione di questo mood con la Collezione Tailorart, una nuova proposta dall’effetto tessuto, realizzata su una superficie ceramica strutturata e tridimensionale dalle tonalità molto delicate e neutre. E se la ricerca per singolarità e artigianalità ha ormai pervaso ogni settore produttivo, dal tailor si passa al craft con le nuove collezioni Refin, ispirate ai materiali cementizi e al mondo minerale. La Collezione Craft, infatti, in lastre in grès porcellanato, permette di costruire pattern decisamente minimalisti e contemporanei ed è il risultato di un’approfondita ricerca sulle peculiarità che caratterizzano le superfici cementizie, così come della fondamentale collaborazione con artigiani specializzati nelle tecniche di stesura della materia minerale. Su rotte completamente diverse invece si trovano Cotto d’Este e Ragno che propongono sul mercato internazionale di Cersaie due diverse collezioni di pavimenti e rivestimenti dal carattere molto naturale con evidenti richiami alla terra, ma ugualmente con un’anima fortemente tecnologica. Il primo si presenta con Limestone, in grès porcellanato spessorato, versatile ed estremamente all’avanguardia perché realizzato con un innovativo sistema di stampa digitale ad altissima risoluzione, mentre il secondo arriva con la Collezione Terracruda, ispirata all’argilla e alla paglia essiccate al sole, restituite da una superficie satinata e non riflettente, morbida al tatto. Ugualmente suggerita dal mondo naturale per Cotto d’Este, la Collezione Country pensata per chi non vuole abbandonare il calore del legno senza per questo rinunciare alle elevate prestazioni tecniche, alla resistenza e alla funzionalità della ceramica. Per riprendere invece il carattere della pietra, Marazzi presenta stone_art, un rivestimento in ceramica di grande formato – 40×120 – a spessore sottile (6 mm) che ricrea atmosfere suggestive, naturali pur caratterizzandosi con un mood molto contemporaneo. Per trattare invece l’atmosfera completa di un ambiente, la Collezione Puzzle di Mutina, in piastrelle in grès porcellanato smaltato che permettono di articolare al massimo le infinite possibilità di soluzioni. Realizzata in 25×25, un unico formato ormai inusuale nel mondo della ceramica, con uno spessore importante, 14 mm, per dare maggior valore al manufatto, è divisa in 8 famiglie: grafiche, a tinta unita o con pattern speculari, permettendo così di ottenere il proprio rivestimento personalizzato.
Infine, Globo che presenterà finalmente a Cersaie la versione definitiva del progetto che per eleganza e funzionalità ha conquistato tutto il settore dell’arredobagno: la Collezione Display di GamFratesi (in produzione a tutti gli effetti entro la fine del 2016). La caratteristica è quella di includere, accanto alla vasca centrale, una serie di piani di appoggio integrati, sempre in ceramica, senza spezzare mai quindi la percezione di un unico oggetto monolitico strutturato però su più piani. Permettendo la comunicazione tra gli elementi architettonici dei diversi ambienti residenziali, così come creando una linea continua grazie a prodotti all’avanguardia, la produzione in ceramica è oggi un settore attivo oltre che uno straordinario scenario per le sperimentazioni tecnologiche.
di Costanza Rinaldi