Il futuro di Carlo Moretti passa attraverso la crescita retail e la diversificazione di prodotto. La storica vetreria di Murano si prepara ad aprire il quinto monomarca a Tokyo, con inaugurazione fissata per il 18 febbraio, e lancia un programma a medio termine di presenza nelle principali metropoli mondiali con obiettivi quali Londra, Parigi, Dubai, Seoul, New York e in prospettiva Monaco di Baviera. “Aprire negozi monomarca è parte integrante della nostra strategia, per il valore aggiunto che offre in termini di vendita e anche di comunicazione” spiega a Pambianco Design l’amministratore delegato Manuel Gomiero. “Questo sviluppo potrà avvenire solo tramite partner che si appassionano al nostro prodotto e che investiranno assieme a noi. I soli negozi diretti resteranno quelli di Milano e Venezia, già avviati” precisa Gomiero.
Un altro canale considerato strategico è quello delle collaborazioni con hotel e ristoranti che dispongono di backshop. “Lo abbiamo intuito nel 2013 – racconta Gomiero – subito dopo aver acquisito il marchio, notando che al terzo posto nel ranking dei nostri clienti compariva un hotel a cinque stelle di Positano, il Sirenuse, che utilizzava in sala i nostri bicchieri ma li vendeva anche ai propri ospiti attraverso lo shop interno, spesso incassando più con la vendita che con la ristorazione. Da lì, abbiamo avviato diverse collaborazioni con hotel e ristoranti di prestigio, con vendita interna o creando un link tra locale e monomarca, come ad esempio avviene a Milano con il Salumaio di Montenapoleone che attrae molti potenziali compratori nella nostra boutique di via della Spiga”.
Carlo Moretti ha legato la propria fama alle linee di bicchieri Bora in cristallo di Murano, con 54 decori a catalogo, a cui si è aggiunto il “fratello minore”, la collezione I Diversi. Si tratta di un bicchiere che “punta all’acqua”, come afferma Gomiero, ma l’azienda non disdegna certo i calici da vino, continuando a produrre i suoi “classici” risalenti ormai agli anni ’80. La diversificazione però bussa alle porte. “C’è un grandissimo settore mondiale che vorremmo iniziare a presidiare, quello del caffè” conclude l’amministratore. Nel frattempo continua la collaborazione worldwide con Poltrona Frau, iniziata nel 2013 con la produzione di una linea di lampade dedicate, che nel frattempo sono diventate quattro e che oggi genera il 4% dei ricavi dell’azienda veneziana.