La Milano Design Week accende le luci di Carlo Moretti, nella cornice dello showroom Duvetica di via Senato. La storica vetreria di Murano fondata nell’ottobre del 1958 dai due giovani fratelli Carlo e Giovanni Moretti e acquisita nel 2013 dagli imprenditori Antonio Ceschel e Manuel Gomiero porta in pedana lampade classiche di repertorio e nuove realizzazioni dedicate al contract-lighting e al custom-project. Queste e molte altre sono state raccolte in un catalogo dedicato all’illuminazione e presentato per la prima volta in occasione del Salone internazionale del mobile e di Euroluce.
“L’obiettivo primario dell’acquisizione – ha spiegato a Pambianco Design Antonio Ceschel, direttore generale del brand noto anche come ‘fabbrica d’autore’ – era quello di affiancare al core business dell’azienda che realizza vasi e bicchieri, una collezione di luci. Progetto cui negli anni addietro la Carlo Moretti ha dato poca spinta nonostante avesse tutte le carte in regola per approfondirlo. Abbiamo investito due anni nella programmazione di questa collezione, in particolar modo perchè i progetti di repertorio, risalenti agli anni ’70 hanno richiesto una revisione dettagliata, soprattutto da un punto di vista tecnico”.
All’ingresso dello spazio è allestito il progetto Boblu. Sviluppato nelle sue inedite declinazioni dal design team della Carlo Moretti assieme a Diego Chilò – uno degli interpreti del lighting-design contemporaneo – nella tradizione della “fabbrica d’autore” voluta dai fratelli Moretti, Boblu ripropone il tema classico della sfera di luce reinterpretandolo. L’elemento singolo diventa parte di una composizione che crea un’ architettura di luce, data anche da tre varianti dimensionali delle sfere in vetro bianco lattimo, illuminate con led e dalle diverse colorazioni. Ogni sfera di Boblu, pezzi unici e non seriali, viene soffiata e decorata a mano dai suoi maestri vetrai.
Nella seconda sala, inoltre, sono esposte cinque collezioni di lampade. Nate dalla ricerca dei fondatori e in parte realizzate con interventi dell’artista Paolo Martinuzzi prendono i nomi di Dune, Isole, Lumina, Maree e Mito e comprendono una ventina di corpi illuminanti: accanto a quelli di ispirazione classica, come le lampada Bricola, vi sono Efra, Igra e Quati, dal design sorprendente ed originale fino ad arrivare all’imponente Drima, al confine con la scultura.
Intanto, l’azienda scalda i motori per i prossimi passi da muovere, come racconta Manuel Gomiero, AD della Carlo Moretti: “L’anno – dichiara – è iniziato molto bene. Siamo in linea con il nostro programma di sviluppo di fatturato e abbiamo in cantiere progetti molto interessanti. Primo tra tutti, l’opening a fine maggio di un monomarca a Murano, il primo dopo 56 anni di attività. A luglio seguirà il taglio del nastro a Tokyo di un monobrand di 90 metri quadri. E da lì inizierà lo sviluppo del mercato giapponese che insieme agli Stati Uniti, e ovviamente all’Italia, rappresenta uno dei nostri principali mercati di riferimento”.