È stato curato dallo studio Calvi Brambilla il progetto per il raddoppio dello showroom milanese di antoniolupi in via di Porta Tenaglia 7, la cui nuova versione è stata inaugurata lo scorso mese di aprile in occasione della design week.
Per lo spazio Andrea Lupi ha scelto Fabio Calvi e Paolo Brambilla, professionisti della progettazione ed interior attivi sulla scena del design e della moda dal 2006, per l’approccio con cui lo studio si è accostato alla richiesta di collaborazione e per la direzione in cui la stessa si è sviluppata.
Concentrandosi sulla particolare conformazione dello spazio, il piano terra di una elegante torre progettata anni 50 dagli architetti Baselli e Portaluppi, gli architetti hanno deciso di lavorare sulla scatola architettonica dello showroom. Lo spazio che si sviluppa soprattutto in lunghezza evoca la sequenza di tante sale da bagno che l’una dopo l’altra, si offrono allo sguardo per essere ammirate, anche dall’esterno delle quattordici vetrine a tutta altezza.
Il nuovo soffitto, costituito da volte architettoniche volutamente irregolari e ‘appese’ al fondo scuro, regala profondità a tutto lo show-room. Volutamente gli archi non coincidono né con gli spazi né con le vetrine, in segno di libertà rispetto a certe simmetrie spaziali.
Il progetto nasce da una attenta osservazione dei lavori dei grandi maestri: in questo caso l’ispirazione è venuta dai bagni Kılıç Ali Paşa costruiti nel 1577 da Mimar Sinān, architetto ottomano contemporaneo di Michelangelo e Palladio. In questo, come in molti bagni turchi, c’è una netta distinzione tra la porzione inferiore, dedicata alle vasche e alle fontane per le abluzioni, e la porzione superiore, composta da grandi volte e cupole piene di luce: allo stesso modo, in questo showroom dedicato al bagno l’attenzione dei progettisti si è concentrata sulla parte superiore dell’architettura, lasciando maggiore libertà di esposizione al livello del pavimento, dove i prodotti sono contestualizzati. Tradizionalmente negli hammam, il marmo è preponderante nella parte bassa, dove ci si bagna, e nelle piattaforme dove si ricevono massaggi e trattamenti, mentre nella parte alta lo spazio si sviluppa attraverso le grandi volte animate dai giochi di luce che attirano lo sguardo mentre, sotto, si sta nel bagno turco.
Partendo da questo concept e dalla considerazione che i prodotti antoniolupi si collocano al livello uomo, l’intervento di Calvi Brambilla si è concentrato sulla parte alta dello spazio, sui soffitti. Il soffitto ‘doveva’ donare al progetto una completezza. Tuttavia non mancano nel progetto richiami ad autori del Moderno, da Johnson a Kahn, che hanno lavorato, soprattutto nelle architetture dei musei, sull’architettura dei soffitti, in contrapposizione alle opere esposte.
Lo spazio, che con questo ampliamento raggiunge circa i 500 metri quadri, si distingue per la semplicità degli elementi strutturali e delle finiture, per non distogliere l’attenzione dai prodotti. La scatola dello spazio è delimitata da pareti rifinite con intonaci cementizi a grossa grana, molto
irregolare. A terra è stata usata una pietra locale che si chiama Ceppo di Grè, una breccia grigio-azzurra a grana irregolare.
Elemento di morbidezza è invece la scala lignea che segna il passaggio al livello inferiore dello showroom dove si sviluppa un workspace e una seconda area dedicata alla linea dei soffioni.
Importante novità relativa al déhors dello showroom, che con questo ampliamento arriva ad affacciarsi sul Parco Sempione, è che il largo marciapiede antistante allo spazio sarà di utilizzo esclusivo della antoniolupi e servirà per realizzare un’area verde attrezzata con panchine, sedute e una
fontana.